Il Colle Palatino: là dove la storia di Roma ebbe inizio
Il Colle Palatino: il luogo da cui tutto inizia, da cui la storia della penisola italiana inizia. L’ultima settimana di marzo del 2019 gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto si sono recati a Roma per una viaggio d’istruzione di sei giorni e giovedì 28 marzo nei pressi del Colosseo hanno potuto ammirare il Colle Palatino: è sicuramente uno dei colli e luoghi più importanti di Roma, con i sui 51 metri d’altezza e la sua “predominanza” sul Tevere.
E’ qui che, il 21 aprile dell’anno 753 a.C., secondo la leggenda Romolo fonda Roma, solcando con un aratro i confini del suo villaggio. Il Palatino era, certo, conosciuto per la sua importanza ma solo dal 44 a.C. l’Imperatore Augusto deciderà di costruire una sua dimora sul colle più importante di Roma. Nel 28 a.C., infatti, l’Imperatore Augusto, vi dedicherà un tempio al dio Apollo e il suo fu uno dei tanti palazzi sfarzosi di tutta Roma: venne, dunque, denominato, il “Palatium”. Il palazzo venne poi ampliato e ricostruito in parte, prima da Tiberio ed in seguito da Caligola, il quale espanderà il palazzo fino al Foro Romano.
Claudio e Nerone ordinarono successivamente di far erigere la “Domus Transitoria” (la villa romana più antica di Nerone costruita tra il 41 e il 64 d.C.), la quale venne distrutta dall’incendio del 64 d.C. Sarà successivamente Domiziano a sfruttare il territorio ove vi erano le rovine, costruendo il più grande e magnifico palazzo (81-92 d.C.) di tutta l’antica Roma. La fabbrica, invece, si suddivideva in due parti: Palazzo di Rappresentanza (“Domus Flavia”) e dalla residenza privata (“Domus Augustana”). Vi erano, inoltre, sui pendii del Palatino, atrii, saloni, portici…
Dopo Domiziano, si occupò del Palatino Settimio Severo (II-III secolo), il quale completò diverse parti che Domiziano non concluse prima della sua morte: le Terme. Egli fece quindi ampliare il palazzo notevolmente sul colle fino ad arrivare fino al Circo Massimo. Ai piedi di questo palazzo fece inoltre erigere un monumento architettonico dedicato all’arte e alla bellezza dove venivano custoditi statue e vi era anche una fontana che intratteneva con particolari giochi d’acqua per attirare l’attenzione degli stranieri. L’ultimo imperatore ad abitare questo palazzo fu Elagabalo, dopo il quale il palazzo venne abbandonato e distrutto dall’inizio della salita al potere di Costantino, il quale trasferì la capitale dell’Impero Romano a Bisanzio.
Lungo il fianco della collina, dopo la conclusione del palazzo, Domiziano aveva fatto anche aggiungere un edificio dalla forma di un circo, che venne denominato “Stadio” o “Ippodromo”. In realtà era una struttura caratterizzata da una grande e lunga area aperta (88m circa) con un lato ricurvo. Possedeva due piani: al primo vi erano arcate, pilastri di marmo; al secondo vi erano unicamente colonne. Al centro era presente una grande tribuna mentre, all’estremità, vi erano delle maestose fontane. Sotto il governo di Teodorico lo stadio venne poi trasformato in un maneggio.
Quella di poter ammirare il luogo da cui la leggenda vuole abbia avuto origine Roma e di conseguenza l’impero romano, è stata certo un’esperienza veramente emozionante ed interessante per gli alunni, poiché ammirando i resti di ciò che è ancora il cuore dei Fori Imperiali, essi hanno potuto attraversare nei vari secoli lo sviluppo dell’Antica Roma dal suo fulcro principale: il Palatino.
Francesco Munafò
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.