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Il “Castello di Lombardia” simbolo della città di Enna

Il "Castello di Lombardia" simbolo della città di Enna

Il “Castello di Lombardia” è un simbolo per la città di Enna. La sua superficie misura 26000 m ed esso affonda le sue radici in una maniera che i Sicani, incalzati dall’avanzare dei Siculi oltre due millenni fa, eressero sulla parte più alta della montagna, 970m circa, su cui fondarono Enna. Sotto il castello, esisteva già la roccia di Cerere, su cui sorgeva il tempio, descritto da Cicerone, che i Sicani avevano eretto per esprimere il culto della dea delle messi, che da Enna si sarebbe poi diffuso in tutto l’impero romano.

Il "Castello di Lombardia" simbolo della città di Enna

Nel 1130 il re normanno Ruggero II di Sicilia fece poi costruire sul sito dell’antica fortezza sicana il castello che, con il passare del tempo, divenne noto con il nome appunto di “Castello di Lombardia” per la presenza della guardia lombarda. All’interno vi sono poi tre piazzali, cioè: il “piazzale della Maddalena”, anche detto piazzale “delle Vettovaglie”, che è il più vasto e occupa il settore settentrionale della Cittadella;

Il "Castello di Lombardia" simbolo della città di Enna

il “piazzale degli Armati”, utilizzato come ingresso alla Cittadella durante gli spettacoli teatrali, e dove vi si sono esibiti anche Vasco Rossi, i Pooh, Katia Ricciarelli e tanti altri personaggi di successo della lirica; infine c’è il “piazzale di San Nicola”, in cui c’è la Torre Pisana, l’unica delle sei torri sopravvissuta e dagli arabi denominata “Torre delle Aquile”. Alla “Torre pisana” si accede da un ingresso moderno e all’interno c’è una scalinata in pietra che conduce al primo livello, sul quale si aprono panoramiche finestre e quindi al grande terrazzo i cui merli ricordano il suo strategico ruolo difensivo. In tal modo il castello risulta visibile da tutte e quattro i punti cardinali e offre ai visitatori una splendida vista su tutto il panorama circostante Enna che, non dimentichiamo, è il più alto capoluogo d’Europa.

Melissa Saccomanno

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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