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Doris Day, addio alla fidanzatina d’America degli anni 50’ e 60’

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Non si chiede l’età ad una signora
Doris Day, addio alla fidanzatina d’America degli anni 50’ e 60’
Doris Day con Steve Cochrane un cane di nome Tschaikowsky, Los Angeles, 2 maggio 1959 (AP Photo)

Doris Day, la bionda e sorridente attrice mito di tante commedie degli anni ‘50 e ‘60, aveva scoperto la sua vera età soltanto due anni fa! Per tutta la vita, infatti, Doris May Kappelhoff era stata convinta di essere nata nel 1924 ma The Associated Press era entrata in possesso nel 2017 del suo vero certificato di nascita tramite gli uffici dell’anagrafe dell’Ohio, e aveva scoperto che in realtà la diva “fidanzatina d’America” era nata il 3 aprile del 1922.

Doris Day, addio alla fidanzatina d’America degli anni 50’ e 60’

Al di là della singolarità della circostanza, la notizia della morte della “fidanzatina d’America” ha lasciato in tanti di noi, che sono cresciuti con il mito delle belle commedie americane, un sorriso amaro e una certa delusione per la consapevolezza della graduale e inevitabile scomparsa del bel tempo che fu!

Come altri della mia generazione, ricordo le belle commedie americane interpretate da Clark Gable Rock Hudson, James Stewart, Cary Grant in cui la bella Doris dava di sè un’immagine patinata ma sempre pulita.

I suoi 39 film, molti ancora incredibilmente popolari e proiettati frequentemente, come “Amore sotto coperta”, “Non sparare, baciami!”, “Amami o lasciami e “Non mangiate le margherite”, “Il letto racconta…” , “Amore, Ritorna!”, “Non mandarmi fiori!” rappresentano una testimonianza del suo talento.

Doris Day, addio alla fidanzatina d’America degli anni 50’ e 60’

Ma anche senza i suoi successi come attrice, Doris Day sarebbe stata celebrata come cantante da classifica. Il suo primo successo, “Sentimental Journey”, è rimasto tra i suoi più grandi, insieme alla hit ’Que Sera Serà, che cantava nel film del 1956 “L’uomo che sapeva troppo” di Alfred Hitchcock.

«Voglio essere felice, voglio divertirmi sul set, voglio indossare bei vestiti e avere un bell’aspetto», ha detto una volta Doris Day. E così, almeno in apparenza, è stato fino al suo ultimo giorno nonostante la personalità solare dell’attrice fosse in contrasto con una tumultuosa vita personale.

Mi piace ricordarla però così come la vedevo nelle belle pellicole americane degli anni Sessanta, in cui i sogni e le aspirazioni di tutte noi ragazze provavano a trovare risposte e modello nei tanti gesti e ammiccamenti dell’intelligente, sorridente, entusiasta, vivace e sexy ma mai volgare ed eccessiva fidanzatina d’America!

Franca Genovese

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