Castel Sant’Angelo nel cuore di Roma, detto anche Mausoleo di Adriano
Castel Sant’Angelo è di sicuro uno dei posti che, se vai a Roma, non puoi fare a meno di vedere, almeno da fuori. Ma questo edificio non è nato come un castello bensì è stato costruito nel 123 d.C. per essere il sepolcro dell’imperatore Adriano e della sua famiglia. Nel 537, invece, durante la guerra gotico-bizantina, le truppe greche al comando del generale Narsete stabiliscono il loro quartier generale per poter attaccare i Visigoti proprio a Castel Sant’Angelo, che da quel momento viene eletta roccaforte. Il nome attuale le fu attribuito in particolare nel 590 quando Roma fu colpita da una grave pestilenza. Per cercare di fermare questo evento fu organizzata infatti una processione a cui partecipò anche il Papa Gregorio I che, all’altezza di questa costruzione, ebbe una visione: l’Arcangelo Michele nell’atto di riporre la spada nel fodero. Dopo questa apparizione la pestilenza scomparve in breve tempo e da quel giorno in poi quella struttura verrà chiamata “Castel Sant’Angelo“. Da avamposto fortificato essa diventa dapprima una terribile prigione e dopo una magnifica dimora rinascimentale. Nel 1367 l’edificio divenne proprietà papale e da allora Castel S. Angelo lega la sua storia ai Papi di Roma ed ospita anche l’Archivio ed il Tesoro Vaticani. Per commemorare l’avvenimento che ha dato il nome attuale alla struttura, la gigantesca statua di un angelo corona l’edificio.
In origine si trattava di una statua di legno che finì per consunzione; il secondo angelo, di marmo, fu distrutto invece in un assedio e sostituito da un angelo di marmo con le ali di bronzo.
Questo venne distrutto da un fulmine che fece esplodere una polveriera nel castello e fu sostituito con uno di bronzo dorato che però in seguito venne fuso per farne cannoni. Infine fu la volta di una statua in marmo con le ali di bronzo di Raffaello da Montelupo risalente al XVI secolo e attualmente visibile nel Cortile dell’Angelo e poi arrivò l’attuale angelo in bronzo di Peter Anton von Verschaffelt, che oggi svetta sulla cima del torrione ed è visibile da ogni punto della città.
Oltre ad avere la particolarità di un collegamento protetto con il Vaticano, il famoso “Passetto” attraverso cui i papi in fuga da vari assedi, si rifugiavano nella fortezza, Castel Sant’Angelo è stata anche un’ambientazione per diverse opere liriche come la “Tosca”, della quale il terzo atto è completamente ambientato lì, e recentemente anche di film o fiction, tra cui il famoso “Angeli e demoni” con Tom Hanks tratto dal celebre best seller di Dan Brown. Insomma, una costruzione questa ricca di storia, di leggende e vero e proprio “cuore di Roma”.
Ivana Recupero
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.