LEONARDO DA VINCI: A 500 ANNI DALLA SUA MORTE
Leonardo da Vinci, il più grande talento incontrastato del Rinascimento, scienziato e artista, cinquecento anni fa, moriva in Francia ad Amboise, il 2 maggio 1519
E proprio dalla città nella Valle della Loria, dove il genio toscano simbolo del Rinascimento italiano trascorse gli ultimi anni della sua vita, ospite del re di Francia Francesco I, prendono il via i festeggiamenti in grande stile per commemorare il 500esimo anniversario della sua scomparsa.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo omologo francese Emmanuel Macron si sono impegnati a far visita alla tomba di Leonardo nel castello reale e alla Clos Luce, la sontuosa casa padronale nelle vicinanze in cui Leonardo visse e morì.
Genio senza limiti, è riuscito a immaginare il futuro incarnando l’uomo rinascimentale enciclopedico. Uomo d’ingegno strepitoso e talento universale del Rinascimento, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, raggiungendo le maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza, occupandosi di architettura e scultura; fu disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, progettista e inventore, al punto che è considerato uno dei più grandi geni dell’umanità. Artista dal tratto unico per l’innata capacità prospettica secondo un recente studio scientifico anche perché aiutato dal suo strabismo.
Proprio quest’anno, in occasione del 500° anniversario della morte si organizzano in tutta Europa mostre, spettacoli teatrali, ricostruzioni delle sue macchine per celebrare il prodigio sublime che egli rappresentava e per ricordare al mondo chi egli fosse e il suo enorme contributo donato all’umanità tramite il solo intelletto e la voglia di fare senza mai fermarsi.
Esposizioni in tutta Italia saranno dunque allestite nei prossimi giorni. Sul lungo mare di Trani la ricostruzione della sua balestra, la straordinaria macchina militare di 22 metri, da lui inventata, il cui bozzetto è custodito nei fogli del codice atlantico e che proprio il 2 maggio ha sparato un colpo verso il mare. In mostra Leonardo anche all’aeroporto di Roma, il quale porta persino il suo nome; sono ricostruite a grandezza naturale le prime macchine aeronautiche della storia, il vascello acqua-aria, la macchina del volo a ventola.
Lo spirito ingegneristico di Leonardo ha dunque portato alla creazione di nuove tecnologie odierne: affascinato dal volo, ha passato interi anni a costruire macchine per questo scopo che, dapprima simili ad uccelli, sono diventate pian piano vere e proprie antenate dei moderni aeroplani come attesta la ricostruzione della sua invenzione l’uomo volante con apertura alare di 12 metri e la sua esposizione in una delle tante mostre.
Per Leonardo “la pittura era composizione di luci e di tenebre insieme mista con le diverse qualità di tutti i suoi colori semplici e composti“, e difatti si dedica anche a quest’area, elaborando teorie e tecniche della prospettiva e delle quali il suo più grande capolavoro è sicuramente la conosciutissima Gioconda.
Il suo ingegno, la sua fervida immaginazione ed inventiva però non sono solo il frutto di un freddo e distaccato studio, ma egli grazie all’opportunità di esser cresciuto in un ambienteartistico dove si insegnava a concepire la figura umana, scolpita o dipinta, non immobile ma inserita nello spazio, non si è limitato ad operare in campi razionali e legati alle tradizione ma è riuscito a spaziare in quasi tutti i campi dello scibile umano, portando un po’ della sua anima all’interno di ogni sua invenzione, opera o dipinto tramandola ad ogni generazione di tutto il mondo.
Enora Sophie Mazzeo 4C/BS