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Creatività libera a scuola: FACENDO SI IMPARA

Creatività: Quando pensiamo alla scuola, generalmente, pensiamo ad un luogo dove il sapere viene trasmesso in modo non sempre accattivante per noi ragazzi. Ci vengono infatti in mente gli insegnanti, dietro la cattedra, e noi alunni seduti ad ascoltare ciò che ci viene proposto.

Ma si può imparare partendo dalla pratica e soprattutto divertendosi?

Noi alunni della classe IIA della scuola media “Verga” abbiamo fatto questa esperienza durante le ore di Arte e vogliamo qui raccontarvela.

Creatività libera a scuola: FACENDO SI IMPARA

 Una delle attività che ci ha permesso di metterci alla prova e di dare libero sfogo alla nostra creatività è stato il laboratorio di ceramica. Durante le ore curriculari ci siamo, infatti, recati nel laboratorio di Arte e la nostra insegnante, la professoressa Angela Saja, ci ha fatto conoscere il materiale “argilla”.

Questo materiale, di colore grigio, scivoloso al tatto, si trova in commercio sotto forma di panetto.

Creatività libera a scuola: FACENDO SI IMPARA

Abbiamo dunque iniziato a lavorarlo. Per tagliarlo abbiamo usato un filo di ferro cotto con all’estremità due pezzetti di legno che fungevano da manici. Ogni alunno ha avuto il suo pezzo d’argilla da poter modellare a piacimento con le varie tecniche: lavorazione al colombino, lavorazione a pressione e lavorazione a sfoglia.

Abbiamo così prodotto degli elaborati costituiti da semplici forme che abbiamo ottenuto dopo aver spianato l’argilla.

E’ stato bello vedere nascere da un materiale inerte dei piccoli oggetti frutto della nostra fantasia.

Creatività libera a scuola: FACENDO SI IMPARA

Un’altra interessantissima attività che ci ha proposto la nostra insegnante è quella del “Tableau vivant”, che letteralmente significa quadri viventi.

Quest’attività consiste nel riprodurre le opere d’arte di importantissimi pittori o scultori diventando noi stessi protagonisti del quadro. Il tableau vivant non è un semplice gioco ma un’attività di learning by doing, cioè di imparare facendo.

 Infatti, noi alunni, per entrare e dunque far rivivere l’opera d’arte, siamo stati “costretti” ad osservare il quadro in modo attento in ogni suo singolo particolare: la postura dei personaggi, la posizione delle loro mani, gli sguardi e le loro espressioni. Lo studio della Storia dell’arte e l’analisi dei capolavori diventa così un’esperienza che ci coinvolge in modo totale.

L’opera d’arte che abbiamo riprodotto è il cenacolo di Leonardo Da Vinci, artista e scienziato di cui quest’anno ricorrono i cinquecento anni dalla morte. Questa attività ci ha consentito di sentire più vicine delle opere che sono lontane nel tempo ma che sono al tempo stesso patrimonio di ogni uomo.

Gaia MURABITO, Rossella SPANO’

Classe II A – Scuola secondaria I grado “G. VERGA”

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