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Ernesto “Che” Guevara

Ernesto "Che" Guevara

Se c’è un uomo del secolo passato che è rimasto nelle menti come una leggenda ammantata di fascino, quello è sicuramente “Che” Guevara. Ernesto “Che” Guevara nasce a Rosario de la Fe, in Argentina, nel 1928.

E’ molto intelligente, tanto che inizia a leggere già all’età di quattro anni. Anche se proveniente da una famiglia benestante, con il tempo la stessa andò incontro a dissesti familiari e perciò dovettero cambiare diverse case, anche per i lavori improvvisati del padre. Avendo una famiglia numerosa, con due sorelle e due fratelli, gli unici appoggi che Ernesto aveva erano la nonna, la zia, ma soprattutto la madre. I due avevano un grandissimo legame e nel corso degli anni si scrissero moltissime lettere.

Ernesto "Che" Guevara

Anche se era un bambino molto attivo, egli aveva però due grandi passioni: la politica e i viaggi. Frenò questi ultimi per un lungo periodo di tempo, ma ripensò a tutto quello che aveva visto e ai dislivelli economici e sociali che aveva avuto modo di percepire, appuntando il tutto nei suoi famosi diari. Inizialmente, una volta arrivato all’università, aveva l’intenzione di frequentare la facoltà di ingegneria, ma cambiò idea per l’improvvisa morte di sua nonna a causa di un ictus. Decide quindi di iscriversi alla facoltà di medicina, anche per trovare un rimedio all’asma, una malattia generica che lo affliggeva fin da piccolo. Si sposò poi con Hilda Catea, una donna bellissima di cui si innamorò subito e con dalla quale ebbe anche un figlio. La sua fu anche una vita avventurosa caratterizzata dalla lotta contro le ingiustizie. Dopo avere partecipato a varie insurrezioni contro i tiranni in vari paesi dell’America Latina, in particolare a Cuba, per ultimo approdò in Bolivia, dove però, tratto in un agguato, viene catturato e ucciso, anche se non si sa con certezza, probabilmente il 9 ottobre del 1967.

Ernesto "Che" Guevara

Da allora intorno alla sua persona nacque una grande ammirazione e divenne il simbolo della lotta contro le ingiustizie e per la libertà dei popoli che ancora oggi, a distanza di sessanta anni, è conosciuto in tutto il mondo.

Annalisa De Francesco

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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