domenica, Dicembre 22, 2024
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L’uomo mente

L’essere umano sembra avere una naturale predisposizione alla menzogna. Perché?

L’uomo mente

Rispondere in modo esaustivo è pressoché impossibile.

Come affermava Spinoza, l’uomo ha sempre mirato al raggiungimento del “conatus”, inteso come potenza di essere; per arrivare a questo “check point”, egli è disposto a fare tutto, anche a mentire.

La storia ci ha mostrato vari esempi di menzogna cui si è fatto ricorso soprattutto per accrescere potere e ricchezze; un caso che valga da esempio è la “Donazione di Costantino”

La storia ci ha mostrato vari esempi di menzogna cui si è fatto ricorso soprattutto per accrescere potere e ricchezze; un caso che valga da esempio è la “Donazione di Costantino”, un testo che legittimava il potere temporale della Chiesa e faceva ottenere grandi privilegi ai pontefici. Passarono secoli prima che, a seguito dell’intervento del filologo Lorenzo Valla, essa venisse smentita, mettendo in crisi l’istituzione ecclesiastica e le sue rivendicazioni su ambiti che poco o nulla avevano a che fare con la sfera spirituale e religiosa!

Se consideriamo la dimensione sociale, forse si potrebbe dire che la menzogna si inserisce in un meccanismo di autodifesa, magari per non pagare per i danni commessi. I criminali, ad esempio, spesso riescono a raccontare fandonie pur di evitare una condanna, anche di fronte a prove di evidente colpevolezza; alcuni sono capaci di essere così credibili da venire smascherati solo grazie a procedure scientifiche specifiche, come la rilevazione di tracce di DNA sulla scena di un crimine, ad esempio.

Se i criminali mentono alla società per nascondere atti brutali, altri individui, nella sfera prettamente personale, mentono perfino a sé stessi; non sempre, infatti, si possiede la lucidità mentale o la maturità intellettuale per poter accettare le scelte compiute e le relative conseguenze.

Al giorno d’oggi, con i social, la bugia diventa “fake news”; cambia il nome ma non la sostanza

Al giorno d’oggi, con i social, la bugia diventa “fake news”; cambia il nome ma non la sostanza. Si tratta, infatti, di notizie false, dicerie finalizzate soltanto a screditare qualcuno o a depistare dalla realtà di un fatto accaduto.

E poi ci sono le favole da raccontare ai bambini: non sono forse anche queste delle bugie? Fate, elfi, Babbo Natale, l’uomo nero, fanno parte di quella sfera di menzogne che rende i bambini felici oppure li spinge a non comportarsi male; sono le “bugie bianche”, che non fanno male a nessuno. Tuttavia, vi si dovrebbe ricorrere il meno possibile perché scoprire la verità può avere effetti devastanti. Essa, infatti, verrà a galla, presto o tardi.

Quindi prima di mentire, anche su una sciocchezza, bisognerebbe pensarci molto bene perché, come ci veniva detto da bambini: “le bugie hanno le gambe corte”, e questa, almeno, non era una bugia!

Chiara Fernando IV A

Liceo scientifico- opzione scienze applicate- “Empedocle” (Me)

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