Barcellona e Pozzo di Gotto: alla scoperta delle nostre radici
Barcellona e Pozzo di Gotto erano originariamente due distinti comuni. Anticamente, il primo costituiva un casale della città di Castroreale, mentre il secondo era alle dipendenze della vicina Milazzo.
In seguito, Pozzo di Gotto divenne città libera con contratto vicereale del 22 maggio 1639. Ebbe dunque il suo stemma che rappresentava l’aquila reale che, ad ali spiegate, si ergeva su di un pozzo col motto ” Libera et realis Civitas Putei de Gotho “.
L’immagine del pozzo richiamava la memoria di quello fatto costruire dal nobile messinese Nicolò Goto, attorno a cui nacque il primo nucleo della città.
Barcellona fu elevata a Comune nel 1815, ma ebbe la designazione definitiva dei suoi territori solo col Real Rescritto del 28 febbraio 1823. I due comuni, divisi solo dal torrente Longano, ma accomunati da interessi sociali ed economici, si unirono in unica città, per unanime consenso dei rispettivi collegi decurionali, nel 1835 con un Real Decreto. Tale unione venne sancita il 1° giugno 1836.
Lo stemma della città è costituito da uno scudo spaccato: la parte superiore, presenta, a sinistra, un’aquila svolazzante che esce dal pozzo, insegna di Pozzo di Gotto, a destra, un dio fluviale, personificazione del Longano, già stemma di Barcellona; nella parte inferiore troviamo due mani che si stringono e che stanno a simboleggiare l’unione dei due comuni.
Nella piazza antistante la Basilica di S. Sebastiano si può ammirare la fontana “Idria e Longano” che attraverso la personificazione dei due fiumi che si guardano l’un l’altro, vuole ribadire l’unione tra i due nuclei di Barcellona.
L’opera è stata scolpita nel 1998 da Francesco De Francesco, un medico in pensione che vive a Bergamo ma che ogni anno ritorna nella città del Longano.
Marisol LONGO, Erika MILONE
Classe II A – Scuola secondaria I grado “G. VERGA”