IL TELEFONO PIEGHEVOLE, IL FUTURO DELLA TECNOLOGIA
Sembra che ormai non ci siano più limiti nel campo della tecnologia. Mai avremmo pensato che potesse spingersi così avanti! La Samsung è stato il primo marchio a inventare il telefono pieghevole (sì, avete letto bene: pie – ghe – vo – le) e a metterlo sul mercato cinese
Si chiama Galaxy Fold , evidentemente da foldable, cioè pieghevole. Con un display di 7,3 pollici, che dal formato tablet si ripiega in un telefono. Ha sei fotocamere, permette di aprire tre applicazioni contemporaneamente, mentre il lettore d’impronta si trova su un lato: chi non desidererebbe un apparecchio simile! I due schermi si possono aprire a libro. E’ da anni che Samsung sta lavorando a questa tecnologia avanzata.
Galaxy Fold è costruito in un materiale che consente il massimo della flessibilità ma della resistenza al tempo stesso, grazie a nuovo meccanismo a cerniera che permette la piegatura della scocca.
Costerà circa 2.000 euro e sarà in vendita a partire dal 3 maggio.
Carlo Carollo è il nuovo Presidente della divisione mobile di Samsung Italia, avendo sostituito Sung Taek Lim,in Samsung dal 1990. In qualità di Presidente di Samsung Electronics Italia, egli avrà la responsabilità di tutte le funzioni aziendali a supporto del business. Commentando la sua nomina e dicendosi onorato ed emozionato nel guidare una filiale così strategia, egli ha dichiarato che “è l’inizio di una nuova era”. “I primi prodotti potranno non essere perfetti – afferma Carollo – ma lo diventeranno”.
Galaxy Fold – Non è un vero e proprio smartphone, è anche un mini tablet. Per renderlo una realtà sono serviti otto anni. Nella versione Praemium avrà 12 Gb di ram e 1 Tb di memoria interna. Il tutto girerà grazie a processori acta care a 7 monometri di ultima generazione. Tutta l’innovazione è nello schermo, formato da un nuovo polimero che rende il 50% del telefono più sottile. Possiede 2 batterie che possono essere impiegate anche per alimentare un secondo device. Il tasto di blocco è situato in basso.
Il presente articolo è stato realizzato nell’ambito del PON “Giornalisti si diventa” dai seguenti allievi: Asia Mirabile, Andrea Genovese, Valenti Edoardo, Anna Previti.