Davide Aricò, passione per il ciclismo: altro campione al Majorana!
Il Ciclismo, come tutti gli sport è fondamentale, una “pillola” da utilizzare assolutamente per migliorare se stessi fisicamente e mentalmente. Esso, infatti, fortifica sia mente sia il corpo, come recita l’espressione latina “mens sana in corpore sano”, aiutandoci ad incrementare la fiducia che riponiamo nelle nostre capacità, aumenta la disciplina, apre nuovi orizzonti e ci aiuta a tirare fuori determinazione e grinta, funge da valvola di sfogo per chiunque a qualsiasi età. Insomma, lo sport è un collante che mantiene insieme positività e impegno, in un mix perfetto apprezzato fin dalla notte dei tempi.
Ci sono tantissimi tipi di sport, oggi parliamo di uno di quelli non molto seguiti in Italia ma che merita davvero tanto per il rigore seguito dagli atleti che lo praticano: il ciclismo.
Il ciclismo è uno sport che può essere praticato sia individualmente sia facendo parte di una squadra e, in ogni caso, le prime parole che vengono in mente sono forza, velocità, resistenza, dedizione e tanta motivazione. Questa è un’espressione spesso usata con leggerezza ma va messa, invece, in evidenza perché è proprio la forza interiore che consente agli amanti del ciclismo di alzarsi al mattino e pedalare nel freddo inverno, affrontare salite brutali o girare in mezzo a sentieri fangosi e difficili. Periodi faticosi di allenamenti sostenuti dagli atleti che praticano questo sport in sella a quel mezzo a due ruote tanto scomodo per certi versi quanto amato, potrebbe riuscire potenzialmente a minare questo importante elemento. Tuttavia, dato che può essere definita come un’abilità psicofisica, la motivazione può essere allenata e migliorata, proprio come i muscoli, per ottenere risultati migliori.
Si potrebbe scrivere tantissimo riguardo al ciclismo in sé, ma è più efficace e giusto fare esempi concreti e raccontare pertanto di un nostro compagno, di un alunno della nostra scuola, che di questo sport oggi ne ha fatto una passione, che porta avanti in modo encomiabile e con risultati agonistici apprezzabili.
Davide Aricò della IV B EN, di diciassette anni, inizia a praticare ciclismo agonistico dall’età di quattordici anni e si aggrega ad una squadra di suoi coetanei, il Team Nibali, che conta in tutto sei membri. Qui la motivazione prima citata non manca, anzi è in abbondanza!
Ci racconta proprio in questi giorni che il suo allenamento settimanale, in media, comprende un periodo di tre ore per sei giorni alla settimana ed una sola giornata di riposo! Ha partecipato a varie gare a livello internazionale, l’ultima si è svolta in data 27 marzo in Puglia con 110 partecipanti provenienti da 7 regioni del Centro-Sud Italia. Per il quarto anno, a Canosa si svolge il Gran Premio d’Apertura della stagione intitolato alla memoria del dottor Michele Fontana sotto la guida della Federazione Ciclistica Italiana. La gara era formata da due parti, la prima prevedeva un circuito di 6,4 km da ripetere 14 volte, con un dislivello di 90 metri a giro, mentre la seconda parte non prevedeva dislivelli bensì un terreno approssimativamente piano e un ultimo segmento particolarmente intricato, con un restringimento ed una serie di curve in successione all’interno del centro cittadino, per un totale di 89,6 km finali.
Per i non esperti potrà sembrare solo un percorso che punta a minare la resistenza dei contendenti alla vittoria, ma in realtà è anche un percorso molto tecnico e pieno di scabrosità tecniche e anche tattiche che ha reso la gara uno spettacolo per gli occhi di chi vi ha assistito.
Davide partecipa insieme alla sua squadra a questa competizione che dura in tutto due ore e dieci minuti. Davide riesce ad approdare ad un meritatissimo terzo posto, con zelo e sostegno da parte dei suoi compagni di team.
Questi risultati ci dimostrano che nello sport quanto nella vita la determinazione e la passione insieme ad allenamento ed impegno portano sempre i loro frutti. Con tanto orgoglio e grandi speranze per il futuro auguriamo a Davide tante altre vittorie che lo aiutino a crescere in questo ambiente.
Miriam Cambria IVC BS