martedì, Novembre 5, 2024
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IL DOVERE DI ESSERE CHIARI

La scrittura serve a comunicare, a trasmettere informazioni o sentimenti da mente a mente, da luogo a luogo e da tempo a tempo, e chi non viene capito da nessuno non trasmette nulla, grida nel deserto

Primo Levi

Il modo in cui comunichiamo offre di noi un’impressione chiara: porsi in maniera elegante alle persone con cui siamo a contatto permette di fornire agli altri una buona immagine di ciò che siamo!

I principali mezzi di comunicazione di cui disponiamo sono la parola e la scrittura.

A volte non ci rendiamo conto di quanto importante e influente sia l’uso della parola nella vita di tutti i giorni. Parlare correttamente, utilizzando le parole giuste, ci permette di rivolgerci agli altri esprimendo le nostre idee, pensieri e tutto ciò che ci passa per la testa.

IL DOVERE DI ESSERE CHIARI Parlare correttamente, utilizzando le parole giuste

Al contrario, comunicare parlando in modo poco chiaro, spesso porta chi ascolta a recepire un messaggio distorto, diverso rispetto a quello che si voleva far recepire.

Molte volte risulta però complicato esprimere la propria identità con la parola, ed è proprio in questo caso che viene fuori la scrittura, un mondo totalmente diverso, ma anch’esso un mezzo tramite con cui si racconta e ci si racconta.

scrittura - chi non viene capito da nessuno non riesce a trasmettere nulla, grida nl deserto.

Il famosissimo scrittore italiano Primo Levi, in un articolo di giornale, si è espresso sull’importanza della scrittura, che viene considerata fondamentale per comunicare e trasmettere informazioni da mente a mente, da luogo a luogo e da tempo a tempo. Primo Levi ha aggiunto, inoltre, che chi non viene capito da nessuno non riesce a trasmettere nulla, grida nl deserto.

Ad oggi risulta notevolmente cambiato il modo di comunicare, il che è dovuto al forte processo di virtualizzazione che contraddistingue la società attuale. Serve, tuttavia, ricordare che lo sviluppo della comunicazione on-line presenta diversi difetti e per questo non deve sostituirsi completamente alla parola e alla scrittura.

Alessandro Bambaci III C BS

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