IL PIANETA TERRA RECLAMA AIUTO
Il 15 Marzo è stata la giornata mondiale sul clima e l’Italia ha contribuito più di ogni altro Paese al mondo a manifestare per salvare il nostro pianeta. Il suo equilibrio è ormai a rischio ed il principale responsabile è l’uomo.
Se lo sviluppo industriale ed economico ha da una parte comportato benessere, dall’altra ha determinato un inquinamento ambientale che ormai sta raggiungendo livelli stratosferici sia per il pianeta che per la nostra salute. Se ci fermiamo per un attimo ad osservare i fiumi, i mari, il cielo, gli alberi, non possiamo non renderci conto della loro richiesta d’aiuto; stanno lentamente morendo e l’uomo è il loro assassino. Il continuo disboscamento del più grande polmone verde del pianeta ossia la Foresta Amazzonica, riduce i livelli di ossigeno nell’aria; le industrie con le loro emissioni di gas e carburanti tossici, determinano l’aumento della temperatura globale con conseguente scioglimento dei ghiacciai.
Il crescente buco dell’ozono per effetto dei gas serra ci espone ai raggi ultravioletti con enormi danni per la nostra pelle. Non parliamo poi delle polveri sottili, dello smog causato dalle auto che giornalmente respiriamo e della plastica. L’utilizzo di quest’ultima in maniera smodata sta talmente inquinando i nostri mari che, giornalmente sentiamo al telegiornale notizie di tartarughe, delfini, balene che muoiono per averla ingerita. Nel bel mezzo ad esempio dell’Oceano Pacifico, si estende per migliaia di km un’isola di spazzatura e plastica chiamata “PACIFIC TRASH VORTEX”. Insomma, siamo giunti al capolinea!
Occorre urgentemente limitare le azioni dell’uomo che danneggia l’ecosistema in maniera seria ed efficace, cercando di ridurre l’emissione di CO2, ripristinando le foreste e i boschi, diminuendo l’utilizzo della plastica, ma soprattutto cercando d’investire in energie rinnovabili. Ma io credo che occorra principalmente educare la gente al rispetto dell’ambiente in cui vive poiché non significa solo avere maggiore attenzione per la loro salute ma vuol dire, avere riguardo per tutti gli esseri viventi e soprattutto per chi verrà dopo. I nostri figli che erediteranno questo ambiente, hanno diritto a godere delle stesse meraviglie che Dio ci ha donato e non di un ecosistema distrutto.
Giovanni Cianciafara
Laboratorio di Cittadinanza e Costituzione
Classe 2^C
IC Primo Milazzo
Scuola Secondaria di primo grado “G.Garibaldi”