BULLI A SCUOLA: COME DIFENDERSI?
IL DECALOGO ANTI-BULLISMO
Parolacce, offese e “prese in giro”, ma anche minacce, botte e danni alle proprie cose. Sono questi gli atti di bullismo che i ragazzi denunciano più frequentemente.
Ma che cos’è il bullismo e qual è il migliore modo per difendersi?
Il termine “bullismo” è la traduzione italiana del sostantivo inglese “bullying” ed è usato per designare i comportamenti con i quali un singolo o un gruppo esercita un’azione, ripetuta nel tempo, di prevaricazione e di prepotenza nei confronti di una vittima.
Bisogna, comunque, distinguere il normale conflitto, che talvolta avviene tra bambini o adolescenti (ad esempio zuffe, offese verbali, dispetti isolati), dal bullismo vero e proprio, che si ha solo quando concorrono determinate caratteristiche: l’intenzione di far del male, l’intensità e la continuità dell’azione, il maggior “potere” del bullo, la vulnerabilità della vittima, la mancanza di sostegno a quest’ultima da parte dei compagni.
In realtà il bullo è spesso un infelice che vuole far pagare agli altri le sue frustrazioni: quasi tutti i bulli hanno alle spalle problemi familiari molto dolorosi.
I bulli usano anche prepotenze di tipo psicologico cioè vere e proprie “persuasioni” che adesso trovano spazio anche sui “social network”.
Quasi ogni persona, qualche volta nella sua vita, subisce episodi di bullismo.
Se tu stai subendo prepotenze, puoi sentirti spaventato, vulnerabile e completamente solo, ma devi farti forza e cercare di uscire da quella situazione senza arrenderti, fino a quando gli episodi di bullismo finiscono.
Ricordati: nessuno merita di subire prepotenze!
Ecco dieci regole per difenderti dai bulli:
1. Se subisci prepotenze o atti di bullismo, parlane con un amico, con un insegnante, con il preside o con i tuoi genitori.
2. Se ti capita di vedere che qualcun altro nella tua scuola subisce prepotenze devi immediatamente parlarne con un adulto.
3. Cerca di non mostrare che sei impaurito o arrabbiato. Ai prepotenti piace ottenere una qualsiasi reazione, per loro è divertente.
I bulli non possono trattarti con prepotenza se a te non te ne importa niente.
4. Cerca di ignorare il bullo e impara a dire “NO” con molta fermezza, poi girati e allontanati. Ricordati: è molto difficile per il prepotente continuare a prendersela con qualcuno che non vuole stare lì ad ascoltarlo.
5. Non arrivare mai alle mani. La maggior parte dei bulli sono più grandi o più forti di te. Se tu fai a botte con loro potresti peggiorare la situazione, farti male o prenderti la colpa di aver cominciato il litigio.
6. Di fronte alle prese in giro, anche quelle “pesanti”, cerca di trovare in anticipo risposte spiritose o intelligenti. Cerca di buttarla sul ridere. Il bullo può decidere che sei troppo “brillante” per prendersela con te.
7. Cerca di evitare di trovarti da solo in quei posti in cui sai che il bullo si diverte a prendersela con te. Questo può significare cambiare la strada che percorri per andare a scuola o utilizzare soltanto le stanze comuni o i bagni quando ci sono altre persone. Sull’autobus cerca di sederti vicino all’autista o a qualche adulto.
8. Se hai bisogno di aiuto non vergognarti a chiederlo.
9. Se le prepotenze non finiscono puoi anche chiedere aiuto a qualcuno esterno alla tua scuola (psicologo)che possa aiutare te e i tuoi genitori a trovare una soluzione.
10. Nei casi peggiori, quando la situazione non migliora nonostante gli insegnanti siano stati informati e abbiano già preso provvedimenti, considera seriamente la possibilità di parlarne con le forze dell’ordine.
Angelo Impalà
Walter Caruso
Classe 3A
Scuola Secondaria di primo grado
“G. Garibaldi” – Milazzo