Due canzoni che parlano di libertà
La libertà è un diritto fondamentale, un diritto inalienabile dell’uomo, non è un qualcosa di cui può essere privata una persona, è qualcosa che nasce insieme ad ogni individuo.
Questo diritto ci permette di essere liberi nel fare diverse cose, avere la libertà: di pensiero, di domicilio, di stampa, di religione…
e questo concetto è espresso in una famosa frase, che condivido pienamente: “La mia libertà finisce dove inizia la vostra”, il cui significato indica che anche se si è liberi non bisogna violare la libertà degli altri, poiché il rispetto verso gli altri è il fondamento di ogni comunità.
Infatti libertà non vuol dire poter fare tutto ciò che si vuole, ma per vivere in libertà sono necessarie regole da rispettare, perché altrimenti regnerebbe il caos.
In tanti si sono occupati di spiegare il concetto di questa bellissima parola. Anche diversi cantanti, o meglio cantautori, si sono interessati a questo argomento. Particolarmente significative sono le canzoni di Giorgio Gaber “La libertà” e “Viva la libertà” di Jovanotti.
Nella prima canzone, Giorgio Gaber descrive il vero significato del concetto di libertà, accentuandolo, ripetendo più volte le parole del ritornello che dicono “. La libertà non è star sopra un albero, Non è neanche il volo di un moscone, La libertà non è uno spazio libero, la Libertà è partecipazione”. Quest’ultima frase è molto significativa perché, secondo me, in essa è racchiuso il significato di tutto il testo.
Quindi libertà è condividere, essere parte integrante di un tutto, qual è il mondo, di cui fa parte ogni piccola cosa, uomo, animale o pianta che sia.
È una spiegazione molto semplice quella che ne dà il cantautore e che dovrebbe essere alla base di ogni società che si definisce civile, ma che spesso i potenti la utilizzano per i propri scopi, dando alla gente una illusione di libertà, manipolando il loro comportamento e pensiero, anche attraverso i mezzi di informazione.
Nella seconda canzone, quella di Jovanotti, viene detto che la libertà è un qualcosa che non può essere tolto a una persona.
Il cantautore, con essa inneggia alla libertà considerandola come una madre che insegna a vivere, che cura le ferite del proprio figlio con il suo coraggio, la sua dolcezza ma anche non nascondendo le sue fragilità.
La libertà va sempre difesa anche nei momenti difficili perché: ”bisogna crederci e non arrendersi mai, viva la libertà, viva”. Questa parola “Libertà” è spesso usata per scopi diversi, ma non sempre condivido il senso che ognuno ne dà. Purtroppo non tutti rispettano questo grande valore, ma come disse un famoso magistrato, “potete uccidere le persone ma le idee cammineranno sempre”. Secondo me quello che sarà sempre libero è il pensiero, sono le idee che ognuno di noi ha e che nessuno potrà mai cancellare.
Giuseppe Levita
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.