martedì, Novembre 5, 2024
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Saper dire NO al fumo

Oltre alla dipendenza dai social, alcol e droghe, un’altra problematica adolescenziale, purtroppo molto diffusa, è la dipendenza rappresentata dal “fumo”, cioè l’assunzione di nicotina prevalentemente attraverso la classica sigaretta. Sono state fatte infatti diverse indagini sul rapporto “fumo e adolescenza” e dati statistici parlano chiaro: in Italia, fra i giovani dai 15 ai 24 anni, sono fumatori il 20,9% dei maschi e il 16% delle femmine.

I fumatori iniziano molto presto: circa 16 anni per gli uomini e 18 per le donne e nella fascia di età prima citata, 15-24 anni, l’85% ha in particolare iniziato fra i 15 e 17 anni. Altri studiosi, invece, sostengono che il 13% dei giovani tra i 18 e i 24 anni fumi 10 sigarette al giorno. Secondo alcuni dati, inoltre, dei giovanissimi tra gli 11 e 15 anni, il 16% ha fumato almeno una volta e il 3% continua a fumare almeno una sigaretta a settimana mentre solo l’1% meno di una la settimana.

Gli studiosi, comunque, sostengono che il fumo faccia male a tutti, ma soprattutto a chi ha meno di 20 anni. Hanno esaminato infatti i polmoni di 5.000 ragazzi e ragazze dai 10 ai 18 anni ed i risultati sono da togliere il fiato: fumando “sole” 15 sigarette al giorno, la capacità respiratoria diminuisce del 5% e, soprattutto se si fumano sigarette in giovane età, viene pregiudicato lo sviluppo dei polmoni specialmente nelle ragazze. Perciò smettere di fumare, ha sicuramente un effetto positivo sulla salute ed è molto evidente nel caso di tumori: dopo 10 anni di astinenza il rischio di tumore del polmone si riduce del 50-70%; per le neoplasie del cavo orale e dell’esofago il rischio si riduce addirittura di ben il 50%. Inoltre, il rischio di cardiopatia ischemica si riduce del 50% solo dopo 1-2 anni di astinenza, il rischio di ictus sopo 5-15 anni mentre gli ex fumatori presentano un rischio di arteriopatia inferiore del 50% rispetto ai fumatori.

Strabiliante è l’effetto sulle malattie respiratorie. L’astensione del fumo comporta infatti benefici molto concreti sulla riduzione di malattie quali la polmonite.

Alla luce dei risultati di questi dati statistici, mi sento quindi di esprimere il mio parere. NO: è questa la parola più importante quanto ti offrono una sigaretta, essere coraggiosi e dire di “NO”. Farlo è una grande prova, che dimostra che non sei più un adolescente, dimostra che sei diventato un adulto e che sai distinguere il bene dal male. Bisogna anche essere consapevoli a che cosa si sta andando incontro quando si decide di fumare una sigaretta. All’interno di una di essa si trovano infatti nicotina, acetone, ammoniaca ed arsenico, ed è presente inoltre un gas particolare, il monossido di carbonio, che all’interno dell’organismo prende il posto dell’ossigeno provocando la morte. Perciò qualunque sia motivo per il quale un ragazzo fuma, non è assolutamente giustificabile a soddisfare un piacere che porta a delle malattie molto rischiose per la salute e per la vita stessa.

Chiara Accetta

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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