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L’ex “Monte di Pietà” di Barcellona Pozzo di Gotto

L'”Ex Monte di Pietà” di Barcellona Pozzo di Gotto fu fatto edificare da Giovanni Spagnolo nel 1799 nell’attuale zona chiamata volgarmente Giardini “Oasi”. Il complesso sorgeva nel terreno antistante l’antico teatro dedicato a Placido Mandanici, devastato da diversi incendi, il più grande dei quali è stato quello del 31 maggio 1967 che ne segnerà il destino. Infatti dopo il rogo il teatro fu demolito e con esso anche parte del “Monte di Pietà”. Il “Monte, il teatro, Palazzo Fazio e l’antica chiesa di San Sebastiano, oggi non più esistente perché abbattuta in seguito al terremoto del 1908, rappresentavano il centro culturale barcellonese degli inizi del Novecento. Il nuovo secolo ha invece smembrato questo punto importantissimo per la vita commerciale, culturale e amministrativa di Barcellona Pozzo di Gotto. Il “Monte di pietà”, in particolare, era il luogo in cui le persone meno agiate andavano a impegnare i loro oggetti di valore in cambio di una somma di denaro per poi tornare a riprendere le cose lasciate quando potevano.

Ricordiamo inoltre che Barcellona era per lo più una città di agricoltori e allevatori. Molti possedevano piccoli oggetti d’oro o d’argento e per questo, in caso di necessità, portavano una certa quantità di questi beni per avere più soldi possibili, pur non sapendo se li avrebbero mai recuperati. Ma c’erano i poveri a frequentare il “Monte” dove, per sfamare la famiglia, in momenti di grave difficoltà impegnavano il poco che avevano, persino la fede nuziale o un cappotto, in cambio di una somma di denaro contante ad interesse non troppo alto. Questa era la ricchezza del “Monte” e anche della città stessa. Infatti l’Ex “Monte di Pietà” era importante per la cittadinanza perché riversava nelle casse barcellonesi gli oggetti che le persone non riuscivano a recuperare, anche perché si raccontava che spesso i “banchieri” del “Monte”, quando davano il prestito, svolgessero delle azioni da usurai, favorendo il loro portafogli e rendendo difficile il “disimpegno”. Il “Monte” fu comunque abbandonato durante la guerra perché ormai non aveva più alcuna utilità come “Banca per Piccoli Prestiti”. L’immobile è quindi rimasto abbandonato fino al 2000, quando è stato convertito in Auditorium e sede dell’Università della Terza Età. È una storia interessante quella che circonda questo luogo del centro cittadino barcellonese, ma purtroppo essa sta piano piano svanendo a causa della scarsa divulgazione e del poco interesse verso il luogo in cui si è nati e cresciuti. Ricordarla e farla conoscere alle nuove generazioni sarebbe quindi un’occasione per legare queste ultime alla propria città.

Joao Pedro Flaccomio

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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