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M’ILLUMINO DI MENO

Venerdì primo marzo 2019 è ritornata la campagna per il risparmio energetico con la giornata nazionale “M’ILLUMINO DI MENO”. Quest’anno è stata la 15° edizione e anche nella città di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha sempre aderito a quest’iniziativa, è stato previsto lo spegnimento temporaneo del Duomo, la Basilica Minore di S. Sebastiano Martire, e del sagrato adiacente. Si tratta di un’iniziativa simbolica con cui si cerca di sensibilizzare tutti i cittadini a non sprecare le risorse e fare qualcosa di utile per il pianeta. Si cerca in particolare di indurre tutti a fare attenzione alle proprie azioni quotidiane, spegnendo o accendendo le luci di casa.

Per quest’anno la giornata è stata inoltre dedicata all’“economia circolare”, che permette di riutilizzare i materiali considerati di scarto e l’idea è proprio quella di ridurre gli sprechi, allungando la vita degli oggetti. Molto frequentemente capita infatti che noi consumatori, piuttosto che riutilizzare un determinato oggetto o ripararlo, preferiamo buttarlo e sostituirlo con uno integralmente nuovo. Questa giornata vuole invece proprio porre l’attenzione sul fatto che le risorse non sono infinite, anzi con il riutilizzo è possibile creare nuovi oggetti o materiali.

La campagna ““M’ILLUMINO DI MENO” è nata un po’ di tempo fa, esattamente nel 2005 grazie al programma “Caterpillar” di Radio2, quando proprio l’emittente radiofonica ha chiesto a tutti gli ascoltatori di spegnere le luci non indispensabili per ridurre gli sprechi almeno per qualche ora. Spegnere le luci indica infatti il proprio interesse al futuro dell’umanità. Non solo in Italia, ma anche in diversi Stati esteri questa giornata è molto sentita con lo spegnimento di piazze o monumenti simbolo. E anche i privati, nel loro piccolo, partecipano spegnendo le luci della propria casa o i ristoratori offrono cene a lume di candela.

Ritengo che, dall’inizio di questa iniziativa, notevoli siano stati i passi in avanti realizzati. Ad esempio adesso non esistono più le lampadine ad incandescenza ma sono state sostituite con quelle a basso consumo o al led, ma purtroppo ancora tanto resta da fare… L’importante, però, è non perdere la speranza e perseverare.

Giuseppe Levita

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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