martedì, Novembre 5, 2024
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Carnevale: maschere d’Italia

Sicuramente in Italia il Carnevale è molto sentito e ogni regione ha le proprie maschere ufficiali, che sono nate dall’arte dei burattini oppure create appositamente. Inizialmente esse servivano a scacciare le tenebre e le forze del male ma ognuna ha delle caratteristiche che la rendono speciale, divertente e particolare.

Sicilia

La nostra terra, la Sicilia, è ricca di personaggi e maschere tradizionali, ma la maschera siciliana per eccellenza è Peppe Nappa. Quest’ultimo è beffardo e pigro, ma quando si parla dei suoi cibi preferiti fa salti e movimenti acrobatici come un ginnasta. Molte città sono in conflitto tra loro per prendere il merito della sua provenienza, però Peppe Nappa è celebrato specialmente nel carnevale di Sciacca. A Sciacca infatti è molto amato il carro del personaggio siciliano perché, durante il suo passaggio, vengono lanciati pezzi di salsiccia grigliata.

Sardegna

In Sardegna ci sono così tante maschere, più di 35, che è impossibile elencarle tutte senza dimenticarne qualcuna. I personaggi sardi sono riferiti ai riti sacri e propiziatori del passato ma sono legati anche alla fertilità, alla vita, alla morte e al demonio. In Sardegna il Carnevale o “carrasecare” è anche festeggiato in vari periodi dell’anno e, oltre alla figura dell’uomo, ci sono costumi riferiti agli animali, come il classico personaggio della pecora, ma possiamo trovare poi il gatto, il maiale, il coniglio… Tra le maschere più note troviamo Mamuthones e Issohadores.

Calabria

In Calabria troviamo invece la maschera di Giangurgolo. Essa ha molti riferimenti alla storia del sud Italia: infatti da una parte deride le persone che imitavano i cavalieri siciliani, dall’altra invece rappresenta una leggenda in cui Giangurgolo organizza delle rivolte contro l’occupazione spagnola.

Basilicata

La Basilicata ha molti costumi che nella tradizione fanno parte di alcuni racconti come i Rumit, ovvero una sorta di alberi che invadono il paese. Le maschere rappresentano a volte l’istinto selvaggio dell’uomo.

Puglia

I personaggi pugliesi del Carnevale sono ricchi di significati e la maschera più nota è Farinella, un giullare, celebrato nel carnevale di Putignano. Oltre a Farinella troviamo anche “U Panzone” e “La Vecchiaredd”. Il Panzone rappresenta, con abiti borghesi, la situazione sociale alla fine dell”800, quando la borghesia era potente e prepotente. La Vecchiarella invita invece a far notare che le vecchie generazioni devono proteggere le nuove generazioni perché sono ancora deboli e indifese.

Campania

La Campania è il luogo di origine della maschera italiana più conosciuta: Pulcinella.

Il simpatico e movimentato personaggio impersona difetti e virtù dei napoletani.

Molise

Le maschere del Molise sono collegate all’uomo selvatico, come la donna-Cervo, l’uomo-Cervo o l’uomo-orso. Si ricordano inoltre anche i tre folletti.

Lazio

Meo Patacca

Il carnevale romano è caratterizzato soprattutto dalle maschere di Rugantino, che inizialmente era un burattino, affiancato da Nina e Meo Patacca.

Abruzzo

La maschera ufficiale abruzzese è Frappiglia, che sconfisse nel suo viaggio all’inferno persino il diavolo. Dobbiamo anche ricordare Patanello.

Umbria

In Umbria troviamo Bartoccio, che è la maschera umbra perugina più nota. Oltre a Bartoccio nel 2015 sono stati associate all’Umbria altre quattro maschere: Nasotorto, Nasoacciaccato, Chicchirichella e Rosalinda.

Marche

Nelle Marche, pur essendo una piccola regione, ogni città ha la propria maschera, a partire da Mosciolino nel carnevale anconitano, fino a Vulon del carnevale di Fano. Del carnevale di Pesaro conosciamo il Rabachea e Cagnera, sua moglie. Durante il carnevale di Offida possiamo invece vedere il Guazzarò mentre al carnevale di Ascoli Piceno abbiamo “lu Sfrigne”.

Toscana

In Toscana abbiamo due maschere che sono completamente diverse tra loro. Stenterello, che proviene dalla commedia dell’arte, è simbolo del popolo che pur essendo oppresso trova sempre  del tempo per ridere e scherzare. Burlamacco, invece è simbolo del Carnevale di Viareggio, tra i più noti d’Italia.

Emilia Romagna

La maschera più celebre dell’Emilia Romagna è il dottor Balanzone. Esistono però anche Fagiolino, Brisabella, Sganapino e Flemma. Nella provincia di Bologna troviamo anche Bertoldo, suo figlio Bertoldino e sua moglie Marcolfa.

Liguria

Di solito, quando si parla delle maschere liguri, ci si riferisce a Capitan Spaventa, ma ci sono anche Baciccia della Radiccia, Barudda, Cicciulin, Becciacin, Nuvrin e “Baci l’incastru”.

Piemonte

Le maschere piemontesi principali, che sono tra le più celebri maschere italiane, sono Gianduja e sua moglie Giacometta, entrambi in origine burattini.

Valle d’Aosta

Nel carnevale della Combe Froide, in Valle d’Aosta, sono celebri le “Landzette”, maschere che mettono in ridicolo le divise napoleoniche. Un’altra storia sull’origine delle Landzette è che furono ideate per festeggiare il matrimonio tra “Lo Toc” e “La Tocca”.

Lombardia

Il simbolo del carnevale lombardo è Meneghino insieme a Cecca di Berlinghiti, sua moglie. La Lombardia è anche la patria di Arlecchino, che insieme alla figura napoletana di Pulcinella, è la maschera italiana più conosciuta.

Veneto

Il Carnevale di Venezia è uno tra i più antichi. Caratterizzano il carnevale veneziano le maschere di Pantalone, Rosaura e la furba serva Colombina.

Trentino Alto Adige

Il carnevale del Trentino Alto Adige è considerato un carnevale alpino. Tra i costumi più noti troviamo i Wudelen, mostri con il capo peloso e con una grande bocca che produce frastuoni.

Friuli Venezia Giulia

Nel Friuli Venezia Giulia sono tipici personaggi i Blumari, i Maschkar e gli Judalan.

Dopo questa carrellata di maschere italiane, possiamo quindi affermare con certezza che il Carnevale, da Nord a Sud, ha un grande seguito ed è indubbiamente capace di riportare piccino chi è già grande… Chiamatela come volete, ma a me piace chiamarla la… MAGIA DEL CARNEVALE!

Chiara Munafò

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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