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L’arte prestata al denaro: gli Euro italiani

Vediamo tutti i giorni delle monete, ognuna con un suo valore e le sue due “facce”: una comune a tutte le monete di questa valuta in Europa, e una che cambia in base alla nazione, all’anno di conio, etc. Queste sono gli “Euro”, adottati da una parte dell’UE, la cosiddetta “Eurozona”, nel 2002. Ci sono otto tipi di monete, ognuna con un proprio valore. Queste sono le monete da 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi e le monete da 1 e 2 euro.

Le monete da 1, 2 e 5 centesimi sono fatte di acciaio placcato con rame; quelle da 10, 20 e 50 sono fatte di oro nordico e quelle da 1 e 2 euro sono fatte da nichel ottone e cupronichel.

La particolarità degli Euro italiani è comunque la raffigurazione di opere d’arte significative sul retro di ognuna di essi. Prendiamo ad esempio le monete da 1 centesimo, monete che dal 1° gennaio 2018 non vengono più coniate ma restano sempre in circolazione: dietro di esse vi è un’immagine di Castel del Monte ad Andria, che era uno dei castelli preferiti da Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero.

Nella moneta da 2 cent, anch’essa non più coniata, si vede invece la Mole Antonelliana di Torino; la stessa immagine è rappresentata sul retro di un centinaio di monete da 1 centesimo, che hanno un valore per i collezionisti che parte da 2500 euro. Dietro le monete da 5 centesimi si trova il Colosseo di Roma, una delle 7 meraviglie del mondo moderno. Sulle monete da 10 centesimi si vede un dettaglio della “Nascita della Vergine” di Sandro Botticelli. In quelle da 20 centesimi si può vedere invece”Forme uniche nella continuità dello spazio” di Umberto Boccioni.

Le monete da 50 centesimi riportano sul retro una rappresentazione della “Statua equestre di Marco Aurelio” sul disegno michelangiolesco di Piazza del Campidoglio a Roma.

Sulle monete da 1 euro si trova “L’Uomo Vitruviano” di Leonardo da Vinci, mentre su quelle da 2 euro, uniche monete ad avere anche delle versioni commemorative, come ad esempio la moneta commemorativa dei Giochi invernali del 2006 tenutisi a Torino, ha dietro di sé il ritratto di Dante Alighieri ripreso dall’affresco “La Disputa del Sacramento” di Raffaello Sanzio.

Le monete italiane superano ogni anno, per numero di conio, il milione a testa. Ormai l’euro si trova in Europa dal 1° gennaio 2002, ma se ci fosse un cambio di valuta? Causato forse da uno sconvolgimento politico che, con le tensioni che si stanno vedendo per ora, potrebbe essere imminente? Questo ancora non lo possiamo sapere, dato che sarà il destino a scegliere le vie del nostro mondo…

Stefano Pio Lazzara

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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