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SCIENZIATI PER UN GIORNO: ESTRAZIONE DEL DNA DALLA BANANA

Oggi la Prof.ssa di Scienze, la prof.ssa Claudia Fichera, nei locali della scuola secondaria di primo grado “E. Vittorini”, ci ha mostrato come sia possibile estrarre il DNA da una banana.

L’acido desossiribonucleico, in sigla, DNA, è un acido nucleico che contiene le informazioni genetiche di ogni essere vivente. Si trova nel nucleo di tutte le cellule eucariotiche e libero nel citoplasma in tutti i microbi (batteri e virus). Nei laboratori di tutto il mondo è possibile estrarre il DNA da tutti gli organismi viventi conosciuti seguendo appositi protocolli, ma noi oggi abbiamo provato ad ottenere il DNA da un frutto comune, la banana, utilizzando elementi semplici e di uso quotidiano.

Per poter estrarre il DNA dalla banana abbiamo bisogno di: una banana, acqua distillata, detersivo per piatti, sale da cucina, succo d’ananas, alcool etilico, provetta cilindrica graduata, mortaio con pestello, colino, carta da filtro, un becker.

Il seguente esperimento è stato svolto il giorno 17 dicembre 2018, nella classe 3^D, durante l’ora di scienze.

Inizialmente abbiamo tagliato la banana in pezzi più piccoli e l’abbiamo triturata con il mortaio per ottenere una purea. Abbiamo trasferito il tutto in un becker e abbiamo aggiunto dell’acqua distillata per renderla più fluida. Poi abbiamo filtrato il composto in un becker per ottenere solo il succo, e abbiamo trattato il filtrato con una soluzione omogenizzante preparata in precedenza con acqua, sale e detersivo.  

Questa soluzione serve a rompere le cellule e a liberare il DNA in soluzione. Dopo aver fatto agire la soluzione per 5 minuti abbiamo aggiunto mezzo bicchiere di succo di ananas, il quale contiene la bromelina, un enzima proteolitico che degrada le proteine trasformandole in amminoacidi. Abbiamo atteso per altri 10 minuti per consentire all’enzima di espletare il suo compito, ossia degradare gli istoni, le proteine che impacchettano il DNA rendendolo compatto e resistente. Trascorso il tempo di incubazione della soluzione di lisi abbiamo trasferito tutto il composto in una provetta e aggiunto l’alcool per ottenere la separazione del DNA dall’acqua rendendone possibile l’estrazione e rendendolo visibile. Abbiamo atteso un po’e pian piano il DNA si è reso visibile salendo verso l’alto e stabilizzandosi quasi sull’orlo della provetta, dove si trovava l’alcool. Aveva una consistenza gelatinosa medusoide e un colore giallino sbiadito.

L’esperimento è stato davvero interessante e utile per farci capire quanto sia importante per la scienza avere dei protocolli semplici che consentano di ottenere materiale genetico da tutti gli organismi viventi, materiale che studiato a dovere ci da numerose informazioni sulla nostra storia evolutiva che ci rende unici al mondo.

Ludovica Loffredo

Con la collaborazione della classe III D, I.C. “E. Vittorini”

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