Tutti pazzi per “Fortnite”
Molti genitori sono allarmati per la crescente dipendenza dei propri figli al nuovo gioco che sta spopolando sul web, Fortnite, e in verità, anch’io vedo molti dei miei amici presi da questo game. Ma cos’è Fortnite? Come si gioca? Perché ha tanto successo? Cerchiamo di capirci qualcosa. “Fortnite” è un videogioco nato nel 2017 e sviluppato da Epic Games e People Can Fly, è gratuito ed è scaricabile su qualsiasi piattaforma si abbia in casa; che sia Xbox, Playstation o Nintendo, Ios, Android o Windows non fa differenza: va bene comunque.
Il gioco presenta due modalità distinte che condividono lo stesso motore grafico: “Salva il mondo” e “Battaglia reale”. In pratica, usando la modalità multigiocatore, mette gli utenti tutti contro tutti e vince l’ultimo che rimane vivo. Cento giocatori vengono paracadutati su un’isola ed inizia la battaglia. L’obiettivo comunque non è uccidere più avversari possibili ma rimanere vivo fino alla fine. Il successo è epico, proprio come il nome della casa che lo produce, tanto che attualmente è il più famoso game al mondo e conta 125 milioni di download. Tale fortuna è dovuta non solo al fatto che è gratuito e multipiattaforma, ma anche alla grafica allegra e colorata poichè è proprio bello da vedere. Questo gioco produce tuttavia un enorme giro d’affari che riesce a sovvenzionare tornei internazionali con montepremi che arrivano fino al milione di dollari.
Ma come fa produrre tale giro di denaro? Abbiamo già detto che è scaricabile gratuitamente su qualsiasi piattaforma, quindi basta creare un account ed il gioco è fatto. Ma è qui che comincia il bello. L’avatar viene dato dal programma e non si ha alcuna possibilità di scelta, non si può scegliere il sesso, il colore della pelle nè l’abbigliamento: lo si può personalizzare solo acquistando le modifiche desiderate, ed ecco spiegato il fatturato. Ognuno lo fa a proprio piacimento spendendo soldi: basta infatti “shoppare le skin” per diventare come si vuole. “Shoppare le skin” è solo uno dei nuovi termini che bisogna sapere per essere al passo con i tempi.
I giocatori non fanno altro che “shoppare”, “fightare” (che significa combattere), “buildare” (cioè costruire), “pushare” (prendere qualcuno), fare i “camperoni” (stare nascosti per cercare di sopravvivere) nella speranza di poter ballare una delle danze acquistabili fornite da “Fortnite”. Ed ecco spiegata quindi anche la dipendenza di quei ragazzi che starebbero, ed alcuni ci stanno, ore ed ore a giocare senza neanche aver bisogno di mangiare. L’ unico consiglio che si può dare, un consiglio soprattutto ai genitori, è di condividere ogni esperienza con i figli e dedicargli quanto più tempo possibile, dando delle sane e giuste regole da rispettare. Perchè il gioco, come sempre, “è bello quando dura poco”, altrimenti diventa una malattia!
Giada De Pasquale
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.