Scoperto un lago sotterraneo su Marte
Merito del radar italiano!
Marte è stato per molti anni un pianeta considerato poco interessante dal punto di vista biologico, ma recentemente il radar italiano MARSIS ha rilevato, vicino al polo sud del pianeta e alla profondità di 1,5 chilometri, un lago sotterraneo allo stato liquido.
Presumibilmente presenta questa caratteristica perché i sali presenti evitano il congelamento del lago, il quale si trova al di sotto dei 0°C.
Già nel 1976 era stata identificata l’acqua sulla superficie di Marte e verso gli anni ’90 si ipotizzava che parte dell’acqua del pianeta fosse stata spazzata via dal vento solare o che si trovasse nel sottosuolo. Per questo motivo, in quegli anni, era stato progettato un radar dal professore Giovanni Picardi dell’università Sapienza di Roma e realizzato dall’agenzia spaziale italiana e dalla Thales Alenia Space Italia. Grazie a questo radar finalmente, dopo anni, è stato possibile esplorare il sottosuolo di Marte. Una parte dell’elettronica e delle antenne è stata fornita dalla Nasa, attraverso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) e dall’Università dell’Iowa. Il radar fu poi consegnato all’ ESA in modo da essere installato sul satellite, a giugno nel 2003.
La caratteristica di possedere segnali radio a bassa frequenza, tra i 1,5 e 5 MegaHertz, ha permesso di rilevare la presenza d’acqua nel sottosuolo inviando impulsi capaci di attraversare la superficie e il ghiaccio sottostante.
Questa scoperta ha confermato le ipotesi fatte nel secolo scorso, ma la scienza è sempre in continua evoluzione, infatti sono state elaborate altre supposizioni. Non essendo stato identificato il fondo del lago, si pensa che esso possa essere o un acquifero profondo o un lago subglaciale, simile ai laghi che si trovano sotto i ghiacci artici. I risultati sono stati pubblicati ad agosto sulla rivista Scienze e presentati in una conferenza internazionale da Roberto Orosei, Enrico Flamini ed Elena Pettinelli.
Questa scoperta è stata molto significativa e importante, tanto da trovarsi tra le prime in classifica degli eventi scientifici del 2018, poiché grazie ad essa sarebbe possibile identificare delle forme di vita su Marte.
Laura Siragusa 3C BS