martedì, Novembre 5, 2024
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LA SHOAH MODERNA

Quando l’11 aprile del 1945 le forze americane liberarono il campo di concentramento di Buchewald in Germania, si trovarono di fronte una visione che definire apocalittica è poca cosa. Montagne di corpi umani senza vita ammassati, forni crematori, i pochi esseri umani rimasti in vita erano difficilmente riconoscibili come tali: scheletri dai grandi occhi sbarrati a causa dei tormenti patiti per troppo tempo. Accadde poi un fatto, che merita di essere raccontato. Le forze armate americane costrinsero la popolazione a visitare il campo di concentramento, buona parte di essa tentò di rifiutarsi, senza riuscirvi. Furono costretti a vedere, a toccare con mano ciò che di atroce avveniva da tempo a un passo dalle loro case, dalle loro famiglie, dalla loro vita di ogni giorno. Fecero bene, fecero molto bene. Gli esseri umani, hanno una tendenza odiosa: girare la testa dalla parte opposta rispetto a dove accadono atrocità di ogni genere. Preferiscono fingere di non sapere. La cosa più sconcertante è che si convincono davvero che certe cose non accodono.

INDIFFERENZA

 questa appunto è la parola che Liliana Segre, ha voluto che si incidesse a chiare lettere sul muro del binario 21, della stazione centrale a Milano, luogo dal quale partirono treni pieni di deportati, diretti ai campi di sterminio. Infatti è proprio l’indifferenza che genera ulteriore atrocità contro le vittime di ogni conflitto, di ogni dittatura, ogni espropriazione dei diritti umani. In quale modo ieri come oggi, le cose non sono affatto cambiate, ogni giorno milioni di persone subiscono le peggiori atrocità da parte di altri esseri che ritenere umani è assai difficile. Nei moderni campi di concentramento ogni giorno donne, uomini, anziani e bambini subiscono torture, stupri, privazioni dei diritti umani e ogni giorno miliardi di persone fingono di non sapere, di non aver mai sentito nulla del genere in televisione o letto sui giornali o su internet. Non è cambiato nulla ed è gravissimo. A cosa serve “IL GIORNO DELLA MEMORIA” oggi che i cittadini di mezzo mondo continuano a comportarsi come quelli di circa ottant’ anni fa? Non a lavare la coscienza dalle colpe che non certo tutti ebbero e che non tutti hanno oggi. Non certo a far finta che certe cose non accadono, sminuire certi accadimenti aggravando ancor più la misera condizione quotidiana di milioni di persone. Siamo qui oggi anche perché vorremmo fare una riflessione; non possiamo non ricordare, non possiamo non sapere, non dobbiamo chiudere gli occhi di fronte all’atroce attualità americane ed europea.

“MARE NOSTRUM”, mare circondato da “FILO SPINATO” con porti dove il moderno Ulisse non viene più accolta dai Feaci e al quale Tiresia potrà predire solo malasorte, noi fummo MAGNA GRECIA non MINOR HUMANITAS.

ISTITUTO COMPRENSIVO “C.S. D’ALCONTRES”

CLASSE III E

Giunta Roberta, De Pasquale Lorena, La Rosa Sara

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