“Vicoli in Arte” riscopre altri due vecchi vicoli barcellonesi
Domenica 3 febbraio 2019 si è svolta a Barcellona Pozzo di Gotto la quarta passeggiata culturale prevista nell’ambito del progetto del locale “Network delle Associazioni Culturali” dal titolo “Adotta un vicolo”, questa volta patrocinata dalla Pro Loco “A. Manganaro”, presidente Flaviana Gullì, e dalla sede barcellonese del “Lions Club”, presidente Beppe Iacono. La Pro Loco “Manganaro” ha voluto in particolare attenzionare la via Alessandro Volta, anticamente chiamata “Strata da Funtanedda”, mentre il “Lions Club” ha posto cura alla via San Filippo Neri, chiamata popolarmente “Strittu di Carrozzi”. La prima mattonella inaugurata nel corso della serata “Vicoli in Arte”, alla presenza del presidente del “Network delle associazioni” Bernardo dell’Aglio, della presidente della Pro Loco “Manganaro” Flaviana Gullì e del sindaco Roberto Materia, è stata quella, creata da Maurizio Calabrò, della “Strata da Funtanedda”. Questa strada portava alla fontana che c’era in via Cumà e qui vivevano Bastiano Genovese, esimio biologo, e il neurochirurgo Sebastiano Cambria.
La seconda mattonella, sempre opera di Maurizio Calabrò, è stata quella di “U Strittu di Carrozzi”, dove sono intervenuti, oltre al sindaco, il presidente del “Lions Club” Beppe Iacono, Felice Mancuso e Franco Cassata. La via era chiamata così perché anticamente in quella stradina si fermavano le carrozze con i cavalli e questi, mangiando, lasciavano le loro deiezioni a terra. Ora la stessa è conosciuta col nome di “Via san Flippo Neri” poiché lì si trovava una chiesa dedicata a questo santo fiorentino. Era stata progettata da Leone Savoia, lo stesso architetto del cimitero di Messina, ed era una chiesa neoclassica, col timpano triangolare, terminata circa nel 1860. Essa ospitò i feriti della battaglia di Milazzo durante l’impresa dei Mille e dopo pochi anni fu demolita. Per nostra fortuna ancora oggi ne rimane intatta una lesena, non demolita perché è in comune con un edificio in cemento armato nell’attuale via Umberto I. Oggi lì ha sede la banca “Carige”, ma dopo la demolizione della chiesa di san Filippo Neri al piano terra di quello che era “Palazzo Fazio” si fondò il “Circolo dei nobili”, mentre al piano di sopra viveva il proprietario. Si racconta a proposito dell’edificio che proprio dalla finestra di “Palazzo Fazio”, cioè il piano di sopra del “Circolo dei nobili”, si affaccio il generale Medici un giorno prima della battaglia di Milazzo per incitare i barcellonesi nel compito di cacciare l’esercito borbonico. Altro aneddoto lo ha raccontato ai numerosi presenti Franco Cassata, parlando del gelataio Peppe la Maestra, che si sedeva proprio davanti all’attuale locale “U Funnu” e gridava ai nobili del circolo: “Io sono un nobile perché indosso il cappello!”. E si toglieva il cappello sventolandolo al vento.
Le visite organizzate ai vicoli coinvolti nell’evento sono state guidate da Salvatore Scilipoti e Andrea Italiano, che hanno condotto un nutrito gruppo di cittadini interessati alla scoperta di palazzi e antichi edifici della zona intorno a Piazza San Sebastiano, parlando soprattutto dei perduti “Teatro Mandanici” e vecchio duomo cittadino. Nell’ambito della manifestazione, inoltre, proprio nella suddetta piazza è stata allestita una mostra di opere provenienti dal Museo Didattico dell’Istituto Comprensivo “Foscolo”, seguita dal prof. Enzo Napoli con il supporto della prof.ssa Sabina Bruzzese e di una rappresentanza di alunni. Negli spazi dei Giardini “Oasi”, invece, è stata allestita una mostra di pittura degli artisti Sebastiana Parisi, Maria Torre, Maria Zaccone, Sebastiano Giunta, Franco Conti, Nino Gentile, Elisa La Rosa, Maria Capone, Rina Bono, Mimmo Cirino, Vito Natoli, Mimmo Ciarrotta, Ninì Ingegnere, Caterina Barresi e Giuseppe Milone. Non sono mancate infine anche un’esposizione di auto e carretti d’epoca e un circuito di degustazioni a cura della “Lapa chi rusti”, delle pasticcerie “Saint Honorè” e “De Pasquale” e del locale “U Funnu”, il tutto allietato dalle note della violoncellista Anna Chasnouskaya, che ha suonato dapprima in via san Filippo Neri e successivamente nei Giardini “Oasi”. Come già le precedenti serate dedicate al progetto “Adotta un Vicolo” promosso dal “Network delle Associazioni Culturali” barcellonesi, anche l’evento “Vicoli in Arte” ha ottenuto, nonostante le condizioni meteo non proprio ottimali, un notevole riscontro di partecipazione e ciò a riprova che le occasioni di riscoperta degli angoli dimenticati della nostra città, con la loro storia, le loro tradizioni e curiosità, attraggono sempre di più i barcellonesi e, se ben organizzate e frequenti, possono avvicinare al territorio e al patrimonio culturale anche chi solitamente sconosce il luogo in cui vive e la sua storia.
Chiara Raimondo
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.
Grazie Chiara Raimondo