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STRASBURGO: UN NATALE DI SANGUE

La sera dell’11 dicembre 2018, nella città di Strasburgo è successa una cosa davvero terribile. Quella sera, molte persone si trovavano al bellissimo mercatino di Natale presente in città, non pensando sicuramente alla strage che stava per succedere.

Purtroppo, proprio quella sera, Cherif Chekatt identificato recentemente dalla polizia, un giovane di religione Islamica ha fatto un attentato proprio nelle vicinanze del mercatino. Le persone impaurite hanno cominciato a correre, ma per 5 persone è stata subito la fine. Tra le vittime possiamo trovare anche un giovane giornalista italiano, Antonio Megalizzi.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto i familiari di Antonio Megalizzi e la sua salma, appena il corpo è stato portato a Roma. Inoltre, alle 21 di giovedì 13 dicembre, Barto Pedro Orent-Ni, gravemente ferito, come Megalizzi, ci ha lasciato dopo essere stato in coma.

 Si dice che l’attentatore prima di sparare abbia pronunciato le parole “Allah Akbar” invocando il suo Dio. Infatti, questi attentatori, mettono la loro vita e quella delle altre persone in pericolo, convinti del fatto di rinascere in un nuovo mondo. Loro, però non capiscono che possono causare grandi danni a persone innocenti. Come nel 2001 a New York, dove sono venute a mancare più di 1000 persone a causa di due aerei di linea caduti in mano a terroristi che li hanno dirottati, per poi farli schiantare sulle Torri Gemelle, simbolo dell’economia americana.

Per fortuna però Chekatt pochi giorni fa è stato trovato e ucciso, così non potrà più fare stragi. Lui era un ricercato che aveva avuto già 20 condanne.

“Non è una mattina normale, c’è tristezza, amarezza e il pensiero va alle persone che hanno lasciato la vita sulla strada, si pensa ai loro familiari, si cerca di andare avanti con le attività quotidiane”. Sono queste le parole di Marco un giovane che si trovava nei mercatini di Natale durante l’accaduto e purtroppo rimasto anche lui coinvolto.

Io penso che queste catastrofi non debbano accadere… come si fa a mettere fine alla vita di altri uomini per delle idee? Cosa si risolve uccidendo delle persone che non hanno colpa di niente? Bisogna lottare per le proprie idee, ma non si deve superare il limite del rispetto verso gli altri. Gli uomini dovrebbero imparare a vivere bene insieme, a risolvere i problemi o le differenze parlando e non ammazzandosi.

Aurora Bonanno

I.C. “E. Vittorini”

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