“IL NOSTRO PATRIMONIO: DOVE IL PASSATO INCONTRA IL FUTURO!”
Non c’è presente senza passato. I periodi di tempo che ci hanno preceduti sono la base del mondo contemporaneo, dell’essenza morale e materiale di esso.
Proprio per questo motivo è giusto ed importante conoscere i personaggi e gli accaduti del passato in modo tale da imparare da essi, prenderli come esempio oppure osservarli per non ripetere quegli errori ed orrori che hanno portato a devastazioni immense, colossale povertà e stazionamento in una condizione di regresso e oscurità.
Importanti per la conoscenza di ciò sono i vari reperti archeologici rinvenuti come, edifici, ossa, arredi e affreschi, che ci possono, attraverso approfonditi studi, riferire informazioni sul periodo a cui risalgono, sugli accaduti che si sono verificati, sul modo di vivere e usanze di quella determinata civiltà a cui appartengono.
Ma la storia non è solo istruzione e competenza, è anche bellezza, maestosità e meraviglia che si celano dietro la cruda superficialità dei resti recuperati, che siano piccoli vasi o enormi cittadine, concedendoci la possibilità di sognare mondi antichi, passeggiando tra suggestivi templi e necropoli straordinariamente intatti.
A questo proposito, recentemente è stata inaugurata la XXI edizione della “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” di Paestum, in Italia, presso la sala Nettuno del Centro Espositivo Savoy Hotel, dove ogni anno si incrociano le più eminenti personalità del mondo dell’archeologia e del turismo culturale. In tale occasione, tra gli ospiti di grande rilievo riunitisi, era presente anche il Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, che ha definito la Borsa “un viaggio nell’antichità, reso possibile da una moltitudine di mostre virtuali e laboratori di archeologia sperimentale, organizzati proprio per rendere la visita piacevole e allo stesso tempo istruttiva”.
Formata da un salone con 125 espositori e 25 Paesi, workshop con buyers esteri e nazionali, orientamento alla formazione e al lavoro, essa è stata anche la sede di conferenze e incontri con i più validi e competenti archeologi d’Europa insieme a protagonisti del cinema e dell’intrattenimento tenuti nell’arco delle diverse giornate all’interno delle sale che li ospitavano nell’hotel.
Un’importante occasione per la promozione di tutto il patrimonio culturale della provincia salernitana e non, all’interno della quale sono inoltre presenti ben due siti riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità: la Costiera amalfitana, famosa in tutto il mondo, e il Parco del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum e di Velia, e con la Certosa di Padula.
Da non tralasciare di certo è inoltre la Dieta Mediterranea, riconosciuta anch’essa patrimonio culturale immateriale dall’Unesco.
Il 2018 è stato l’anno europeo del patrimonio culturale, il quale ha avuto come principale obiettivo il coinvolgimento di più persone possibili all’immenso e stupefacente patrimonio culturale d’Europa, rafforzando il senso di appartenenza a un luogo comune e osservando materialmente ciò da cui proveniamo, le nostre origini e fondamenta.
In questo contesto la Borsa del turismo è proprio un elemento portante per far sì che ciò accada, per far conoscere la nostra storia divulgarla e mai dimenticarla.
Enora Sophie Mazzeo 4CBS