Ritratto d’algoritmo
Il debutto dell’intelligenza artificiale per la realizzazione di un’opera d’arte
Niente pennelli e tavolozza per queste opere che rappresentano una nuova forma d’arte tanto da raggiungere la prestigiosa casa d’arte Christie’s. Peccato che non siano opere realizzate dall’uomo, per lo meno non dalla mano, sicuramente dalla mente.
L’opera “Il ritratto di Edmond Belamy” è stato frutto dell’intuizione del collettivo francese Obvious, composto da Hugo Caselles-Dupré, Pierre Fautrel e Gauthier Vernier, e firmato dall’algoritmo che l’ha generato. L’algoritmo è basato su un «Generatore» che crea la nuova immagine e un «Discriminatore» che fa da antagonista tentando di discriminare quale immagine è opera di un essere umano e quale dell’algoritmo.
Per generare l’algoritmo matematico ci sono voluti circa 15 mila ritratti, dipinti tra il XIV e il XX secolo. L’ opera è stata poi venduta ad un’asta a New York per 432.500 dollari.
Ad aggiudicarsi l’opera è stato un collezionista privato che ha chiesto di restare anonimo. L’acquisto ha suscitato parecchia eccitazione, in quanto, l’opera era stata presentata con una stima di 10 mila dollari. Resta comunque incredibile come siano riusciti a conquistare uno dei pochi ambiti esentati dal controllo del calcolo matematico ovvero la creazione artistica.
Quel che è certo è che non resterà un caso isolato: si parla già di arte algoritmica!
Carlotta Giovenco 4° CBS