Piccoli quartieri che diventano mini discariche
La raccolta differenziata è un sistema di raccolta di rifiuti attraverso la quale avviene un’iniziale differenziazione della spazzatura in base alla tipologia: carta e cartone, vetro e alluminio, umido e indifferenziato, che poi vanno verso il più adatto trattamento di smaltimento o recupero.
I motivi per cui si è iniziato a far uso di questo sistema è semplice, ovvero diminuire l’inquinamento e i diversi problemi ambientali, oltre che a risparmiare le risorse non rinnovabili. Questa modalità di raccolta è entrata a far parte da qualche mese anche nella quotidianità dei cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto, ma purtroppo, a causa anche di differenti problemi di gestione, oltre che del mancato rispetto delle regole dei cittadini, esso non ha ancora portato i risultati sperati. In particolare, dopo che sono stati eliminati i tradizionali cassonetti ed è cominciato a partire nelle zone prestabile il sistema “porta a porta”, nelle altre zone i cassonetti sono stati invece sostituiti da un’ “isola ecologica”.
I cittadini, quindi, si sono dovuti abituare a rispettare un calendario settimanale, in base al quale in un determinato giorno si possono gettare solo una tipologia di rifiuti, mentre nelle zone interessate dall’ “isola ecologica” quest’ultima sosta solo un paio di ore al giorno dove prestabilito. Purtroppo tutti questi vincoli e anche la mancata struttura adeguata di raccolta, accompagnate ad un senso civico poco sviluppato, hanno portato molti a lasciare la spazzatura un po’ ovunque, fino addirittura alla creazione di montagne di rifiuti che hanno reso alcune zone periferiche delle vere e proprie discariche a cielo aperto.
In seguito a questa situazione di disagio, che potrebbe portare anche a seri problemi igenico-sanitari, il Comune ha preso dei provvedimenti facendo ripulire tempestivamente tutte le mini discariche che si vanno a costituire, nella speranza che eventuali situazioni non si ripetano più. Poco per volta, pertanto, la raccolta differenziata sta diventando un’abitudine e si spera che, con il contributo di tutti, presto se ne possano vedere anche i benefici.
Rosario Antonuccio
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.