giovedì, Novembre 21, 2024
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I trentatré eroi di Mattarella

Trentatré onorificenze al Merito della Repubblica Italiana sono state attribuite il 29 dicembre scorso dal presidente Sergio Mattarella a cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per la solidarietà, nel soccorso, nell’inclusione sociale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità.

Il presidente della nostra Repubblica ha individuato alcuni cittadini impegnati nel bene comune e nella testimonianza dei valori repubblicani, che è giusto menzionare come esempio di civiltà e impegno attivo per tutti noi giovani, spesso distratti e sopraffatti.

Non è possibile elencarli tutti ma almeno proviamo a menzionarne alcuni!

Maria Tiziana Andriani per la professionalità e l’umanità con cui è impegnata nella lotta al cancro nei Paesi africani, presidente della Onlus Afron e fondatrice dell’Istituto Nazionale Tumori «Regina Elena». Fabio Caramel, per aver testimoniato in prima persona il valore e la responsabilità della scelta di donare il midollo, calciatore dello Spinea, ha scelto di saltare una partita importante per donare il suo midollo spinale ad una donna malata. Vincenzo Castelli, per il suo impegno quotidiano nella divulgazione e promozione della cultura dell’emergenza e del primo soccorso, medico specializzato in allergologia, dopo la morte del figlio ha creato la Fondazione di ricerca scientifica Giorgio Castelli, il cui obiettivo è contribuire alla lotta alle malattie cardio-vascolari. Vito Massimo Catania, per il suo impegno nella sensibilizzazione sul tema delle barriere architettoniche e sociali, sensibilizza gli sportivi e il pubblico sulla vita dei disabili.

Aldo Chiavari, per la sensibilità e la generosità con cui ha sostenuto due dipendenti colpiti dalla malattia e dalla scomparsa della figlia. Maria Rosaria Coppola, per il coraggio e lo spirito di iniziativa con cui ha difeso un giovane straniero vittima di un’aggressione razzista. Roberto Luigi Giuseppe Crippa per l’esempio di generosità e solidarietà, avendo adottato otto giovani etiopi rimasti orfani in seguito alla guerra civile. Irma Dall’Armellina per l’eccezionale prova di altruismo con cui ha prestato il proprio servizio in qualità di volontaria in una missione umanitaria in Kenya. Mustapha El Aoudi, per il coraggio e l’altruismo con cui, è intervenuto in difesa di una donna violentemente aggredita, cittadino marocchino e venditore ambulante, il 4 dicembre scorso è intervenuto in difesa di una dottoressa dell’ospedale di Crotone.

Carmen Isabel Fernandez Reveles, Presidente di EMDR, per l’opera di sostegno psicologico che offre alle vittime e testimoni di eventi traumatici. Ilaria Galbusera, per l’impegno e la passione con cui fa dello sport uno strumento di conoscenza e inclusione delle diversità, capitano della Nazionale Femminile Volley, attivissima nel sociale. Germana Giacomelli per aver dedicato tutta la sua vita all’accoglienza e all’inclusione di minori in condizioni di disagio e di abbandono, conosciuta come la «Grande Madre d’Italia» ha avuto finora 121 «figli», da 33 anni mette a disposizione il suo tempo per le persone più deboli. Antonio La Cava, per l’impegno nella promozione del valore della cultura, ha fatto della sua vita una missione in nome proprio della cultura. Roberta Leporati, per il suo contributo nella formazione delle giovani generazioni e a favore della promozione della cultura. Nilo Mattugini, per l’esempio di accoglienza e disponibilità offerto in tema di tutela dell’infanzia. Claudio Madau per la sua preziosa iniziativa a supporto della condizione dei malati durante la degenza ospedaliera, ideatore di Dottor Libro. Iacopo Melio per il contributo alla causa dell’abbattimento delle barriere architettoniche e degli stereotipi culturali. Davide Monticolo, per la sua generosa attività di sensibilizzazione e di sostegno a favore di persone con disabilità, presidente di «Un Canestro per te Onlus», fondata allo scopo di aiutare l’amico atleta Dario che aveva perso l’uso delle gambe e aveva la necessità di intraprendere un nuovo percorso di vita.

Roberto Morgantini, per il suo prezioso contributo alla promozione di una società solidale e inclusiva, vicepresidente di «Piazza Grande», ha dato vita alle Cucine Popolari. Riccardo Muci, per il coraggio e l’altruismo con cui si è adoperato per prestare soccorso in occasione dell’incidente del 6 agosto sul raccordo autostradale di Casalecchio. Marco Omizzolo, per la sua coraggiosa opera in difesa della legalità contro il fenomeno del caporalato. Marco Ranieri, per l’impegno nel recupero e redistribuzione degli alimenti e nella promozione dell’educazione contro lo spreco, rappresentante legale dell’associazione Farina 080. Roxana Roman, per il suo contributo nell’affermazione del valore della legalità, rumena, proprietaria del bar «Roman Roxana» distintasi il giorno di Pasqua 2018 in occasione dell’aggressione al marito e ad una cliente disabile.

Massimiliano Sechi, per il suo esempio di reazione alle avversità, spirito costruttivo e impegno sociale. Rebecca Jean Spitzmiller, per il suo impegno nella lotta contro il degrado urbano e nella difesa dei beni comuni, impegnata nella diffusione del senso civico su Roma Capitale. Rosella Tonti, per la professionalità e l’umanità con cui si è spesa per garantire il regolare svolgimento dell’attività scolastica e la resistenza della comunità locale a seguito del sisma del 2016. Igor Trocchia, per il suo esempio e la sua determinazione nel rifiuto e contrasto a manifestazioni di carattere razzista. Suor Elvira Tutolo, per il suo impegno in ambito internazionale nella difesa e recupero dei bambini e ragazzi di strada, da più di 25 anni missionaria in Africa. Annalisa Ubertoni, per l’esemplare contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione. Carlo Vettorato, per il suo prezioso contributo nella ideazione e realizzazione dell’attività di elisoccorso in Valle d’Aosta e nella sensibilizzazione sul tema della sicurezza in montagna è una colonna della Protezione Civile in Valle d’Aosta. Don Eugenio Renzo Zocca, per la dedizione e il quotidiano impegno a favore di anziani in condizioni di disagio economico e sociale: nella periferia ovest di Verona ha dato vita a una parrocchia che è diventata il fulcro delle attività di un quartiere in cui non c’era nulla se non il capolinea dell’autobus ed una scuola elementare.

Sono persone comuni ma le loro storie ed i loro gesti hanno un grande valore civile. Sta a noi realizzare e creare una sinergia sociale rigeneratrice per un’Italia migliore.

Marica Genovese 3° C BS

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