Conoscere i rischi ambientali per prevenirli
Molto interessante ed istruttivo l’incontro che gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado “Foscolo” hanno avuto giorno 16 novembre 2018, presso il Museo Didattico dell’Istituto, con un rappresentante dell’Ordine dei Geologi Sicilia e alcuni volontari del “Club CB” di Protezione Civile.
Ad introdurre l’attività, cioè la 2^ edizione di “La Terra vista da un professionista: a scuola con un geologo”, è stata la Dirigente Scolastica che, dopo avere augurato agli studenti di trascorrere una mattinata all’insegna della cultura e dell’informazione, ha passato la parola al geologo dott. Giuseppe Nania, il quale si è presentato e ha ringraziato la prof.ssa Stefania Mirabile che lo ha aiutato a portare avanti questo progetto di tutela ambientale. L’incontro ha avuto inizio proprio con la spiegazione della professione di geologo.
Questi è un tecnico specializzato a capire tutte le criticità del territorio e studia le formazioni geologiche che ci sono nel sottosuolo, facendo radiografie attraverso strumenti particolari; studia le caratteristiche del territorio, riuscendo a capire quali possono essere suscettibili al danno; comprende dov’è possibile costruire e dove invece no (ecco perché l’ingegnere per progettare una casa deve consultare sempre un geologo). Il geologo gestisce il territorio, tutela i cittadini insieme al suo team (Club CB di Protezione Civile che opera da più di vent’anni) con gli amministratori degli Enti locali per prevenire eventuali problematiche.
Di solito viene interpellato soprattutto quando avvengono catastrofi. Inoltre studia l’evoluzione della Terra e i terremoti storici per prevedere dove potrebbero avvenire nuovamente. Dopo aver spiegato il suo lavoro ha passato la parola alla sua collega Mary la quale ha chiarito agli studenti di cosa si occupa il loro Club: aiutare e proteggere la popolazione in caso di eventi calamitosi, e di altri settori, come l’antincendio, in cui indossano una divisa blu specifica che li protegge in caso di contatti con il fuoco, e la pubblica assistenza, in cui indossano la divisa arancione. La parola viene passata nuovamente al dottore Nania, il quale spiega attraverso il PPT, gli attuali sbocchi occupazionali, che sono la geologia applicata all’ingegneria, l’insegnamento in materie scientifiche, le georisorse, laboratori, imprenditoria diagnostica e ricerca.
Successivamente ha illustrato le forme della Terra, la sua naturale evoluzione, che si verifica attraverso un impatto violento, e la sua struttura interna, per far comprendere come avviene un sisma, generato dal movimento delle placche tettoniche che è a sua volta causato da movimenti convettivi. La Terra, inoltre, è divisa in sezioni, che muovendosi in direzioni diverse causa il loro scontro che può dare origine a montagne o depressioni. Dopo di che il dottore Nania ha trattato il rischio sismico, che è prodotto dalla pericolosità, che è un valore proprio del territorio che non si può cambiare, e dall’esposizione e dalla vulnerabilità che, invece, si possono cambiare (R= pericolosità x vulnerabilità x esposizione).
Il valore del rischio si riduce, riducendo uno dei tre fattori, in particolare l’esposizione. La differenza tra pericolosità e rischio l’ha spiegata attraverso un esempio grafico. Poi è passato ad un altro argomento, il sisma, che causa una sollecitazione o un altro meccanismo. Inoltre ci sono 2 tipi di movimenti del sisma, moto sussultorio, se si muove dal basso verso l’alto o viceversa, e moto oscillatorio, se si muove da destra verso sinistra e viceversa. L’Italia è soggetta ad una forte pericolosità sismica e proprio per questo il dottore ha mostrato agli studenti un video in cui venivano esposti i terremoti storici avvenuti in Italia, e la loro intensità. Questi vengono registrati attraverso uno strumento particolare, il sismografo, che si muove come un elettrocardiogramma nel momento in cui si verifica una scossa sismica, riportando su carta onde P, onde primarie, e onde S, onde secondarie.
Un terremoto si misura attraverso la scala Mercalli che si basa sui danni provocati dal sisma. Gli effetti del terremoto variano in base alla conformazione del territorio e alla variabilità del danno, che è relativa al territorio reale e alla sua conformazione geologica. La microzonazione è una operazione scientifica che prevede il terremoto in base al territorio. Al seguito di un sisma si ha la liquefazione del terreno che essendo pieno d’acqua si sfalda e in caso di presenza di eventuali abitazioni queste sprofondano.
La prevenzione non strutturale è la consapevolezza, l’informazione e la conoscenza di un piano di Comune di protezione civile. Per finire il geologo ha parlato di allerta meteo, fenomeni naturali, frane, vegetazione, fattori climatici e alluvioni, su cosa fare e quali sono i comportamenti corretti e scorretti prima e dopo l’evento. Dopo di che la volontaria Mary ha fatto fare agli studenti un gioco, chiamando un rappresentante per classe, per verificare se durante l’attività sono stati attenti. Al termine dell’attività ha fatto un breve riassunto di tutto ciò che è stato detto durante la mattinata.
Elena Biondo
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.