martedì, Novembre 5, 2024
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Babbo Natale ha una storia antica

SAN NICOLA

Babbo Natale, secondo la tradizione, viene dal Polo Nord e la notte tra il 24 e il 25 dicembre porta i regali ai piccoli di tutto il mondo viaggiando su una slitta trainata da renne. La vera storia di questo personaggio molto amato dai bambini è però molto antica. Babbo Natale, infatti, in principio era san Nicola, un greco nato intorno al 280 d.C. che divenne vescovo di Mira. Nicola si guadagnò la reputazione di difensore della fede cristiana. Dopo la morte, intorno alla metà del IV secolo, la figura del santo divenne molto conosciuta grazie a miracoli che gli erano stati attribuiti e molti lo venerarono come patrono, secondo alcuni a causa di due famose leggende: nella prima salvava tre ragazze e nella seconda salvava e resuscitava tre ragazzi.

Per molti secoli il culto di san Nicola e la tradizione di fare regali ai bambini si continuò a celebrare il 6 dicembre, come avviene tuttora in diverse zone dell’Italia del Nord e in Germania. Col tempo al santo vennero però attribuite alcune caratteristiche tipiche di divinità pagane preesistenti. A partire dal Cinquecento la riforma Protestante abolì il culto dei santi e quindi il compito di portare i regali venne attribuito a Gesù e a un suo aiutante e la data fu spostata a Natale. Nacquero così nel mondo germanico alcune figure a metà tra il folletto e il demone e, anche a causa di questi personaggi, nasce l’immagine dell’allegro vecchietto in slitta. Gli immigrati nordeuropei portarono con sé queste leggende quando fondarono le prime colonie nel Nuovo Mondo. Quelli olandesi, rimasti affezionati a san Nicola, diffusero il suo nome, “Sinterklaas”. In America le origini sono comunque molto diverse. Nel puritano New England, infatti, era del tutto snobbato, mentre altrove era diventato una specie di festa pagana dedicata soprattutto al consumo di alcol. Nei primi decenni dell’Ottocento poeti e scrittori trasformarono il Natale in una festa di famiglia ispirandosi anche alla leggenda di san Nicola. In un libro in versetti si ebbe la prima vera apparizione di Santa Claus vestito nelle pellicce tipiche dei buffi portatori di doni germanici. Questo porta doni sì, ma infligge anche punizioni ai bambini cattivi, e il suo carro è trainato da una sola renna. In altre poesie le renne diventano otto e il carro diventa slitta. Per molti decenni Santa Claus viene rappresentato con varie fattezze e con vestiti di varie forme e colori e solo verso la fine del secolo si impone la versione “standard”: un adulto corpulento, vestito di rosso con i bordi di pelliccia bianca, che parte dal Polo Nord con la sua slitta trainata da renne e sta attento a come si comportano i bambini. Una volta uniformata, la figura di Santa Claus torna infine in Europa, complice anche la campagna pubblicitaria della Coca-Cola che gli regala l’immagine ormai tradizionale, e adotta nomi come Père Noel, Father Christmas o Babbo Natale, sostituendo un po’ ovunque i vecchi portatori di doni. Insomma, la figura tanto amata dai bambini di tutto il mondo ha una storia affascinante che viene da lontano, ha attraversato i secoli e varie tradizioni e culture, ma non dimostra affatto i suoi anni e, restando circondata da un alone di magia e fascino che resiste anche alla modernità, ogni Natale riaccende la fantasia di tutti.

Medea Torre

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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