IL MIO AMORE PER LA MUSICA E LA SCOPERTA DELL’EUPHONIUM
Ho cominciato a suonare fin da piccolissimo, precisamente all’età di sei anni. Nella mia famiglia le note musicali sono sempre state di casa, difatti mio padre, per tanti anni, ha fatto parte di una banda musicale.
Inizialmente ho provato a suonare le percussioni, avevo pure comprato le bacchette, però secondo i miei genitori ero ancora troppo piccolo; quindi decisero di farmi crescere ancora un po’ prima di avviarmi allo studio serio di uno strumento.
Ricordo che ogni volta che mio fratello aveva le prove volevo rimanere sempre lì, con lui, ad ascoltare e mi autoinvitavo alle feste per sentirlo suonare.
Un giorno, in occasione di un raduno musicale organizzato a Basicò, paese dove vivevo all’epoca, ho avuto la fortuna di conoscere il grande maestro Giuseppe Maio e la sua banda.
Dopo circa un anno il maestro mi aiutò a scegliere lo strumento giusto per me, infatti suono l’Euphonium che appartiene alla famiglia degli ottoni. L’etimologia del nome Eufonio deriva dal termine greco euphonos che significa bel suono.
Grazie al maestro Giuseppe Maio faccio parte della Junior Band “Pietro Mascagni”.
La banda musicale “Pietro Mascagni città di Milazzo” è una delle più antiche d’Italia, infatti, sembra che risalga ai primi anni dell’800.
La Banda attraversò diversi periodi di crisi, soprattutto durante gli anni della guerra; ma grazie alla volontà e all’impegno assiduo di un gruppo di musicisti, grazie al duro lavoro e alla passione del maestro Giuseppe Maio che la dirige dal 1995 e con l’aiuto della città di Milazzo, si trasformò ufficialmente nella “Scuola Banda Musicale Pietro Mascagni” di cui io, oggi, con molto orgoglio, ne faccio parte.
Certo lo studio della musica richiede molto impegno e costanza, però quando mi ritrovo a suonare insieme agli altri la gioia che provo è così immensa che mi fa dimenticare tutte le fatiche.
È proprio vero la musica coinvolge e dona tanta allegria.
Insomma, non riesco proprio ad immaginare la mia vita senza la musica. Non è una di quelle cose che divertono per un po’, ma che nel giro di poco tempo diventano noiose e si buttano via: è qualcosa di più, di cui certamente non potrei fare a meno.
Francesco Chiofalo
Classe 2A
IC Primo Milazzo
Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Garibaldi”