IL COMUNE DI MILAZZO ADOTTA LA NUOVA CARTA DEI DIRITTI DELLA BAMBINA
Giorno 23 novembre 2018 abbiamo partecipato, in qualità di rappresentanti degli studenti delle classi 2A e 3A, ad una Conferenza sulla “Nuova carta dei diritti della bambina”.
Scelte mediante un sorteggio, effettuato dalla nostra prof.ssa di Lettere Giusy Andaloro, ci siamo ritrovate, dall’oggi al domani, insieme ad altri studenti della Scuola Secondaria di primo grado “Garibaldi” e di altri istituti, catapultate nell’Aula Consiliare del Comune di Milazzo.
Alla conferenza erano presenti la presidentessa dell’Associazione Fidapa dott.ssa Carmen Sottile con un altro membro, il sindaco della città di Milazzo dott. Giovanni Formica e gli alunni provenienti dai vari istituti del comprensorio.
Durante la conferenza si è discusso di un problema presente a livello mondiale: la situazione della donna nella società.
La Carta dei diritti della bambina si propone l’obiettivo fondamentale di abbattere la diversità tra maschi e femmine, lavorando sulla parità dei sessi, sin da piccoli.
Le bambine hanno il diritto ad essere protette, ad essere tutelate dalla famiglia, dalla scuola e soprattutto dalla società. Hanno il diritto ad essere tutelate dalle violenze, a ricevere una buona istruzione politica ed economica, a non essere soggetto o bersaglio di pubblicità.
Durante la Conferenza si è anche discusso del fatto che se oggi la donna ha dei diritti è solo grazie all’iniziativa di alcune donne coraggiose che dopo varie battaglie hanno provato e sono riuscite a cambiare, anche se di poco, il loro posto all’interno della società. Questi diritti sono purtroppo estesi solo nella parte occidentale del mondo, mentre la parte orientale è in parte soffocata dal pensiero che le donne non siano uguali o siano anche meno degli uomini.
A tale proposito è stata raccontata la storia di una giovane donna araba, Jama Paha, di venticinque anni, che ha dovuto percorrere trenta chilometri a piedi, con un bimbo piccolo tra le braccia, per raggiungere l’Università ove si teneva una selezione di medicina, ma arrivata sul luogo ha trovato posto con le altre donne soltanto per terra, mentre gli uomini erano seduti sulle sedie.
La Conferenza si è conclusa con un gesto bellissimo da parte di un piccolo bambino che, accompagnato da un bambino più grande, ha donato una rosa alle bambine della Scuola Primaria in segno di rispetto per tutte le donne lì presenti.
Se tutti gli adulti si soffermassero per un istante a riflettere sul valore immenso di questo tenero gesto, forse, ad ogni latitudine, la donna potrebbe finalmente essere considerata come merita. Alla fine della Conferenza una bambina della Scuola Primaria ha firmato la “Nuova Carta dei diritti della bambina”, approvata all’unanimità durante il Meeting delle Presidenti europee in data 30 Settembre 2016, che riportiamo di seguito.
La nuova Carta dei Diritti della Bambina
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tanto meno strumento, di pubblicità per l’apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità.
Erika Crisafulli classe 3A
Gemma Rotina classe 2A
IC Primo Milazzo
Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Garibaldi”