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Nessuno può privarci dei nostri diritti

Siamo al 10 dicembre, data incui si celebra la “Giornata mondiale dei diritti umani”. Dal 1950,anno in cui è stato istituito formalmente, l’evento si ripete puntualmente per ricordare che ciascun individuo, senza eccezioni, ha una sua dignità che non può e non deve essere lesa in alcun modo.

 Questo viene sottolineato sia nell’articolo 3 della Costituzione italiana (“Tutti i cittadini hanno pari dignità socialee sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali esociali…”.), sia nell’articolo 2 della “Dichiarazione Universaledei Diritti Umani”, che così recita: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione,senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale osociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione…”. Purtroppo, nonostante siano passati 70 anni, ancora molti non accettano questa verità e sembrano dimenticare che questi diritti esistono e che vanno rispettati etutelati da parte di tutti. È proprio per questo che la questione deve ancora essere ben approfondita, rivista e riproposta.

La “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, venne istituita il 10 dicembre 1948, dall’AssembleaGenerale delle Nazioni Unite, con lo scopo di porre fine a tutte le ingiustizie commesse nel passato, come ad esempio la persecuzione dei cristiani, degli ebrei, le torture, la tratta degli schiavi… in modo da garantire la protezione dello Stato verso ogni individuo. I diritti umani riconosciuti sono30, e riguardano argomenti diversi che vanno dal diritto di vivere liberamente, alla libertà di espressione e di pensiero, fino al diritto all’istruzione.

Appartengono tutti ad ognuno di noi, a tutti devono essere riconosciuti, tutti dobbiamo rispettarli e farli rispettare, senza che nessuno lo impedisca. Altri 54 sono, invece, i diritti dedicati ai giovani: si tratta della “Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, approvata il 20 novembre 1989. La domanda a questo punto sorge spontaneamente: se esistono tutti questi diritti, perché la maggior parte della gente non li conosce? Perché non sa cosa glispetta sin dalla nascita e cosa non è giusto che gli venga fatto, accettando passivamente i torti subiti? Perché altri li ignorano nonostante siano legge? Perché spesso non vengono presi provvedimenti? Nessuno può privarci dei nostri diritti ed è giusto che ciascuno sia a conoscenza di questa realtà, che tutela gli individui e la loro persona, anche se questo sembra un sogno che non riesce a concretizzarsi come si era pensato. Per molti Stati, infatti, i diritti umani fondamentali sono soltanto un’idea, un pensiero, un progetto che rimane talesenza un terreno solido dove poter affondare le proprie radici e germogliare.

I diritti vengono negati se non calpestati da potenti che si impadroniscono con la forza delle dignità altrui, la situazione di povertà estrema e la fame offuscano le menti di chi vorrebbe una vita diversa, migliore. Anche qui in Italia, nonostante i nostri diritti siano riconosciuti a tutti gli effetti, assistiamo ancora episodi sgradevoli e, se si avesse maggiore rispetto per i diritti altrui, che oltretutto coincidono con i propri, questi non accadrebbero. Il 10 dicembre stringiamoci allora tutti in un cerchio di fratellanza e facciamo sentire forte il nostro grido di solidarietà e condivisione, affinché in tutto il mondo i diritti vengano rispettati senza eccezioni, perché essi appartengono ad una sola razza: quella umana.

Rita Chiara Scarpaci

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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