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10 dicembre 2018 70° “Giornata Mondiale dei Diritti Umani”

Il 10 dicembre si celebra la “Giornata Mondiale dei Diritti Umani” e la data scelta non è casuale: essa indica infatti il giorno in cui, nel 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò e proclamò la “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo”. Successivamente la stessa Assemblea, dopo aver trasmesso il testo a tutti i paesi membri, li invitò a renderlo pubblico e a fare in modo che fosse divulgato, letto e spiegato principalmente nelle scuole. Purtroppo, a distanza di anni dalla sua approvazione, la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” è ancora in gran parte sottovalutata e ignorata in tanti paesi del mondo, soprattutto in quelli più poveri dove regna la fame e dove manca ogni forma di istruzione. Questo è un problema affrontato con impegno e grande attenzione dall’Assemblea, che proprio al diritto allo studio ha dedicato un corposo articolo, l’articolo 26, che recita: “L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana e al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, ’amicizia fra tutte le nazioni, gruppi razziali e religiosi e deve favorire l’opera delle nazioni unite per il mantenimento della pace.” L’istruzione garantisce infatti all’uomo la piena e totale libertà e su questo principio si basa la “Dichiarazione dei diritti”, la quale proclama il valore e la dignità della persona umana e dichiara, al tempo stesso, la inalienabilità di quei diritti etico-civili universalmente riconosciti, diritti che, se affermati e rispettati, offrirebbero all’uomo la possibilità di vivere una vita senza ingiustizie in una prospettiva di crescita in ogni aspetto e momento della sua “libera” vita. “La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”, mette quindi a fuoco quelli chesono ritenuti i principi fondamentali per raggiungimento di questo obiettivo,cioè: i diritti della persona, come ad esempio il diritto di eguaglianza, diritto alla vita, diritto alla libertà e alla sicurezza; i diritti dell’uomo nei suoi rapporti con i gruppi sociali, come il diritto alla privacy, libertà di movimento all’interno dello Stato nazionale o all’esterno, diritto ad avere una nazionalità, diritto di proprietà, libertà religiosa; i diritti politici, quali libertà di pensiero e di riunione, diritto di elettorato diritto di accesso al governo e all’amministrazione pubblica; i diritti nel campo economico e sociale: diritto al lavoro e ad un’equa retribuzione, diritto al riposo, diritto all’assistenza sanitaria, ecc.. Tuttavia questo grande progetto di tutela sembra essere rimasto ancora incompiuto nella fase della sua attuazione e, guardandoci intorno, ci accorgiamo che ancora oggi dobbiamo costantemente confrontarci con una realtà in cui l’ingiustizia sociale e l’intolleranza stanno dilagando e che gli arresti arbitrari, la tortura e le ingiustizie stanno danneggiando la qualità di vita di molti paesi. Questo ci fa riflettere su quanto siamo ancora molto lontani dal raggiungimento degli obiettivi prefissati. I diritti umani, però, non possono essere una utopia e, nonostante ci sia ancora molta strada da fare, occorre lottare per arrivare a raggiungere pace e armonia tra gli esseri umani ed è quindi importante che ci si impegni anche in un lavoro di educazione, iniziando dalle scuole, affinché ognuno arrivi a conoscere i propri diritti primari per poterli difendere.

Santi Scarpaci

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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