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LO SCARABEO – “GLI OCCHI DI MILAZZO”

Cos’è quello strano disegno, somigliante ad un insetto, inciso su uno sperone del castello di Milazzo che guarda verso il promontorio e in direzione della Baia del Tono? Cosa simboleggia? A quale epoca risale? E’ una semplice decorazione oppure esso rappresenta un simbolo magico/esoterico?

L’origine di tale decorazione comunemente conosciuta come “lo scarabeo” o “gli occhi di Milazzo”, non è chiara; composta da blocchi neri di pietra lavica, è inserita in uno sperone delle mura medievali del castello, direzionata verso l’oriente solstiziale, il punto astronomico da cui sorge il sole il 21 giugno. Probabilmente in origine la decorazione riproduceva soltanto “due occhi” (“Los ojos de Melazo”, come venne definita da un autore settecentesco) successivamente furono aggiunte le “antenne”. Ai nostri giorni sono giunte svariate interpretazioni: da semplice decorazione a “elemento di sorveglianza”, da simbolo di imbattibilità ed inespugnabilità a simbolo di trasformazione e rinascita, tuttavia si ritiene che il significato più plausibile sia quello legato alla vigilanza e alla sicurezza della città.

Secondo un’interpretazione fornita intorno al 1720 i due grandi occhi, realizzati con blocchi di pietra lavica, servivano ad indicare il punto più debole della fortezza.

Un’altra interpretazione, che sembra più attendibile, attesta che “gli occhi” sono semplicemente una coppia di quadranti solari impiegati per scandire le stagioni e lo scorrere del tempo nella Milazzo del Medioevo. Quindi, in buona sostanza, un valido strumento astronomico utile in primo luogo per regolarsi nella gestione delle coltivazioni agricole.

Ciascuno dei due quadranti, uno rivolto verso Nord-Est e l’altro verso Sud-Est, è dotato di una “pupilla” semisferica di circa 30 centimetri di diametro. Durante le ore di illuminazione solare questa semisfera agisce come lo gnomone di una meridiana, proiettando un cono d’ombra variabile a seconda dell’altezza raggiunta dal sole durante il giorno.

Attraverso l’esame periodico dei due “occhi” in stagioni ed orari diversi, lo studioso Carmelo Fulco – anche attraverso l’ausilio di un modellino appositamente costruito – ha rilevato che il quadrante rivolto a NE risulta illuminato solo in alcuni periodi dell’anno (solstizio d’estate – 21 giugno) al contrario di quello rivolto a SE che invece viene illuminato tutto l’anno ed è l’unico ad essere rischiarato dal sole durante i mesi invernali.

Intorno al simbolo misterioso dello scarabeo sono sorte, nel corso dei secoli, molte leggende. C’è chi racconta per esempio che sia stato lo stesso diavolo ad averlo scolpito in una notte di tempesta e fosse segno di sventura, per altri invece rappresenta l’invincibilità del Castello (il disegno rappresenterebbe in questo caso l’occhio del dio egiziano Horus, simbolo per l’appunto di inespugnabilità), per altri invece segna, illuminandosi il 21 giugno di ogni anno, l’inizio dell’estate.

In attesa di nuovi studi e conferme resta dunque il mistero.

Occhio di Horus, simbolo di regalità e protezione

 

Maya Pintaudi

Classe 3A  IC Primo Milazzo
Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Garibaldi”

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