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La Chiesa del Carmine a Barcellona Pozzo di Gotto

La chiesa del Carmine o santuario del Carmine, con l’annesso convento, sorge nella frazione di Serro del Carmine (ex Serro di Sant’Andrea) nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Il Serro di Sant’Andrea, in seguito denominato Serro del Carmine, al tempo della costituzione della chiesa e del convento, era in territorio di Pozzo di Gotto. Il lavoro preciso e accurato dei frati fu apprezzato dalla popolazione ed essi erano ben accettati in essa. Questo contribuì a migliorare i locali destinati al culto, ingrandendo a cappella il preesistente piccolo oratorio di Sant’Andrea e ricostruendone altre due dedicate al Crocifisso ed alla Madonna della Catena. Sull’altare maggiore era situata la tela della Madonna del Carmelo raffigurata fra San Simone Stock e San Cirillo di Alessandria. Entrambe le costruzioni hanno subito rimaneggiamenti e ritocchi. Nel 1783, con il terremoto in Calabria la chiesa subì gravi danni e fu distrutto quello che si era salvato negli anni, quando tutta la popolazione barcellonese supporta la Battaglia di Milazzo per la conquista del castello di Milazzo e per scacciare i Borboni. A questo punto il complesso è adattato a ospedale civile. Nel 1864 fu sostituito il vecchio pavimento in terracotta con quello in marmo. Nel 1905 l’edificio fu di nuovo allargato ma, il convento e la chiesa subiscono i gravissimi danni del terremoto di Messina nel 1908 che fecero crollare 2 campanili che poi vennero rimossi.

 

La chiesa oggi

La chiesa oggi sorge su piccola collina che domina gran parte della città, si accede al piazzale antistante costruito su una punta rocciosa non più visibile perché ricoperta dal cemento armato. Una breve gradinata consente l’accesso al piccolo santuario. Le antiche scalinate sono state rifatte con materiali più recenti durante l’ultimo intervento di ristrutturazione. La chiesa è suddivisa in tre navate. La navata centrale è delimitata da tre archi a tutto sesto per ogni lato, poggiati su pilastri a base rettangolare, collegati da contrafforti interni attraverso una piccola arcata.

La facciata si presenta con un corpo centrale delimitato da due grandi pilastri in pietra nuda fino all’architrave del portale. Il portone centrale è incorniciato da portale costituito da robusti pilastri e con architrave in pietra nuda scavalcato da un’ampia finestra rettangolare, sovrastata dallo stemma dell’Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo cinto da corona

Sulla parte alta dell’altare è presente un basamento con due colonne con avvitamento verso l’interno a fasce bicolori, avorio e oro zecchino. I capitelli corinzi sostengono un architrave in marmo di stile classico recante l’iscrizione della Madonna: “MATER ET DECOR CARMELI“. Lo spazio interno alle colonne è occupato dalla nicchia ulteriormente incorniciata in festoni e ghirlande floreali, nella quale è posta la statua lignea della “Madonna del Carmelo”, opera del palermitano Angelo Occhino

Annessa alla Chiesa è stata realizzata anche una riproduzione molto suggestiva della Grotta di Lourdes. Al suo interno sono collocate le statue della Madonna e di Bernadette che riproducono proprio il momento dell’apparizione avvenuta l’11 febbraio 1858.

 

Marco Bongiovanni – ID

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