Flussi migratori in Italia
Da sempre nel corso della storia europea si sono verificate immigrazioni, a volte anche di massa, e, ancora oggi, questi spostamenti influenzano l’attuale Unione Europea e il mondo. L’Italia è tra i paesi europei più interessati dall’immigrazione, anche per via della sua posizione geografica. L’immigrazione è un fenomeno che ha talvolta influenzato parecchio la politica sociale ed economica. Vari sono i motivi che spingono extracomunitari a stabilirsi nel nostro stato: guerre che coinvolgono gli stati di provenienza, mancanza di lavoro nel proprio stato, sogno di trovare benessere nel paese di destinazione. L’Italia, come sempre tutto il mondo occidentale, è vista come una meta da raggiungere per trovare il benessere; purtroppo, non è veramente questo ciò che spesso trovano una volta qui. Il crescente numero di immigrati non è proporzionale alla effettiva disponibilità dei posti di lavoro, per cui non riuscendo sempre a conseguire un impiego stabile e dignitoso, alcuni di loro si trovano a essere vittime del lavoro nero, insicuro e sottopagato, oppure cadono preda di organizzazioni criminali e soggetti a varie forme di ingiustizie e di emarginazione sociale.
Certamente negli ultimi decenni sono aumentate le difficoltà da parte dello Stato a stimare il numero degli immigrati, poiché è cresciuto sempre più il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Penso che gli extracomunitari troveranno sempre dei problemi alla convivenza, nonostante le politiche di accoglienza messe in atto dagli Stati europei (compresa l’Italia). Tuttavia spero che la condizione in cui sono costretti a vivere nei loro paesi migliori; d’altronde il motivo principale per cui molte persone emigrano sta nel fatto che nel loro paese non si trova quel che loro vorrebbero oppure ci sono guerre che ne impediscono lo sviluppo. Per tale ragione quindi volendo frenare (o almeno diminuire) il flusso migratorio verso il nostro paese, si potrebbero destinare fondi per potenziare l’economia degli stati di provenienza degli immigrati, in modo che non debbano necessariamente lasciare la loro patria per cercare un futuro incerto in un altro paese.
Maria Pia Rubbà
classe 3ªD