venerdì, Novembre 22, 2024
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Conferenza CISAS su macrosistema complesso

Il 15 e 16 novembre al castello di Milazzo il CISAS (Centro Internazionale di Studi avanzati su Ambiente, ecosistema e Salute umana) ha tenuto una conferenza sull’ambiente, macrosistema complesso. Il CISAS si occupa di osservare le conseguenze che l’inquinamento ha sulla popolazione, su aree dette SIN (Sito d’Interesse Nazionale); uno di questi siti è il SIN denominato di Milazzo, che però comprende 3 comuni, Milazzo, Pace del Mela San Filippo del Mela.

Si è occupato di monitorare nel tempo l’inquinamento del suolo, dell’atmosfera e delle acque del SIN. Da questi monitoraggi sono stati rilevati i seguenti dati:

  • i principali inquinanti ricercati sono stati gli idrocarburi pesanti, il cadmio e gli idrocarburi policiclici aromatici. Proseguendo le ricerche, tuttavia, si è notato che ad essere presenti in eccesso sono il ferro e il manganese, distribuiti sul terreno in quantità quattro volte superiori rispetto ai valori ideali. Tali contaminanti, tenuto conto della permeabilità del terreno, causano l’inquinamento della falda acquifera.
  • Passando all’inquinamento atmosferico, è noto che il maggior contributo è dato dall’ozono (O3) e dal Black Carbon (BC). Eppure, l’inquinamento atmosferico interessa solo l’8-9 % della popolazione italiana, infatti solo un ristretto numero di abitanti vive in aree dove vengono superati i valori dei contaminanti atmosferici.
  • Durante tre mesi invernali e tre mesi estivi sono stati effettuati dei campionamenti nel SIN, i dati ottenuti erano ampiamente al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge. Si è però notato che nelle ore centrali della giornata vi era una maggiore variazione nella concentrazione di O3, mentre il benzene aveva un maggior picco nelle ore mattutine e serali della giornata. Gli inquinanti vengono trasportati tramite la brezza, e dal monitoraggio si è notato che quella di mare (diurna) li porta verso la zona di Pace del Mela, mentre quella di terra (notturna) li porta verso il mare.
  • Il monitoraggio ambientale si è anche rivolto allo studio delle acque del territorio milazzese e fortunatamente le acque sono risultate con concentrazione di contaminanti molto al di sotto della soglia, tuttavia nella zona della raffineria si è notato un trasferimento di inquinanti dalla terra al mare.

I principali contaminanti rilevati durante le analisi sono stati i farmaci e le microplastiche, questi hanno avuto tre diverse conseguenze sugli organismi esaminati: la morte cellulare, lo stress ossidativo o la detossificazione.

Per studiare la presenza di fauna nel mare, da parte del CISAS sono stati effettuati i BRUV, cioè video sottomarini. Le telecamere sono state posizionate sia in ambienti sabbiosi che in presenza di posidonie ed in entrambi i casi la fauna marina era abbondante.

Nonostante il SIN di Milazzo non superi i valori d’inquinamento stabiliti dalla legge, i terreni dove vengono coltivate le piante e allevati gli animali presentano abbondanti tracce di contaminanti. Dopo un questionario presentato agli abitanti del SIN si è appurato che la principale fonte di contaminazione sugli abitanti del comprensorio è legata all’alimentazione, infatti la maggior parte della popolazione consuma prodotti locali.

Anche se attualmente non si presentano forti tracce d’inquinamento in futuro c’è il rischio di trovarsi davanti ad un grave rischio ambientale. È perciò un diritto e un nostro dovere salvaguardare l’ambiente in cui viviamo, dobbiamo essere noi in prima persona ad agire e ribellarci contro tutto ciò invece di aspettare che qualcuno agisca per noi.

Cianciolo Sara 3ABA

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