Come nelle fiabe
C’era una volta una bambina, che come tutte le sue compagnette, varcava il portone della scuola “E. Vittorini” n.15 e conduceva i suoi passi versa la classe nella quale tra stanchezza, gioia, tedio e divertimento, trascorreva la sua giornata. C’era pure un signore, che ogni giorno varcava la scuola della Vittorini e ogni mattina si faceva trovare sempre lì, puntuale come in cerca di qualcosa…. L’uomo senza nome e questa bimbetta quasi ogni giorno percorrevano gli stessi corridoi solo che alla fine le loro strade si dividevano; lei verso la scuola primaria, lui verso la secondaria. I giorni passavano, le settimane trascorrevano così come pure gli anni, ma la bambina era attratta da quello strano individuo che come lei invece della cartella portava qualcosa di molto voluminoso.
Cinque anni trascorsero così, fin quando quella bambina crebbe e divenne una ragazzina. Primo anno di scuola secondaria di primo grado, stessa scuola Elio Vittorini, i compagni, che come lei, avevano concluso gli studi della scuola primaria, erano gli stessi degli anni precedenti, ma i professori tutti diversi. Essi erano un’incognita dinnanzi ai loro occhi smarriti, impauriti, emozionati, ma anche eccitati per un nuovo percorso di studi. Ed è proprio in questa occasione che il signore senza nome e la ragazzina si conobbero. Un qualcosa di magico, difficile da definire a parole, già un arcano misterioso aveva messo loro in contatto, ma ora era come se qualcosa di nuovo stesse accadendo, come se le Parche stessero cucendo il destino della ragazzina in modo dettagliato, snodando la matassa un po’ aggrovigliata che rende arzigogolata l’esistenza umana. L’uomo sconosciuto fece cadere il suo mantello e dichiarò a tutta la scolaresca il suo nome e il suo ruolo dicendo: “Mi chiamo Pippo Gravina e sarò il vostro professore di musica”; a qual punto anche la ragazzina svelò la sua identità e durante l’appello, ad alta voce, pronunciò il suo nome e cognome: “Samantha Accetta”. Vi chiederete: che cosa potrebbero avere in comune un professore di musica ed una scolaretta? La risposta è semplice: l’amore per la musica. Lui non era un professore di musica qualunque, come quei professori che talvolta si incontrano nei percorsi scolastici sbagliati, quei professori che non trasmettono niente ai loro alunni che apaticamente fanno trascorrere le loro ore senza minimamente scalfire l’IO in erba dei loro discenti, lui non era il classico accademico… era molto di più di un musicista era : “la Musica”…Lei, sebbene apparentemente fosse come tutti gli altri suoi compagni e nonostante fosse timida ed introversa, aveva dentro di sé una scintilla artistica e creativa che a piccoli passi stava emergendo dal profondo del suo subconscio, ma occorreva una spinta, una sorta di maieutica socratica… L’occasione venne offerta dal Vittorini Music Team al quale, però la nostra Samantha non voleva partecipare, era molto timida e riservata, ma lei non poteva deludere il suo professore che l’aveva aspettata per ben cinque anni, così si fece convincere, partecipò all’attività musicale extracurriculare gestita dal nostro “musicista” e nel momento in cui la nostra “eroina” impugnò il microfono ed emise le prime note, tutti gli astanti, vennero avvolti da un’atmosfera incantata, quel microfono per Samantha fu come una bacchetta magica che le consentì di capire il suo vero talento. Beh, a questo punto della storia probabilmente vi sarete resi conto a che cosa mi stia riferendo…alla sua voce. Ed ecco, che in un clima di piena sinergia, nel momento in cui “la Musica” si incontra con “La Voce”, le rose non poterono non sbocciare… Certo come il pastore leopardiano “ con gravissimo fascio in su le spalle per montagne e per valle, per sassi acuti, ed alta rena, e frette al vento, alla tempesta, e quando avvampa, l’ora e quando poi gela, corre via, corre, anela, varca torrenti e stagni, cade, risorge…” così, anche per Samantha il suo esordio musicale non fu tutto in discesa, anche lei come il pastore dovette affrontare gli ostacoli e le avversità che la vita le pose davanti. Samantha non dimenticò mai quei compromessi, quelle piccole rivalità e gelosie, non serbò mai rancore nei confronti di persone o avvenimenti che talvolta si presentarono malevoli verso di lei. Ogni rabbia, delusione, disincanto venivano riscattate da quello spazio tutto suo, quando cantava e teneva stretto il suo microfono, le piaceva il suono della sua voce, le piaceva cantare accompagnata dalla tastiera.
Ora usciamo per un momento dalla fiaba e torniamo alla realtà, ai giorni nostri. Chi è Samantha? Un quesito apparentemente semplice, ma in sé complesso, una domanda tanto cara a Pirandello, ma dalla quale viene difficile ricavare una risposta univoca.
In delle pagine che la nostra “ex-alunna” mi ha inviato così scrive di sé: “Ciao, molti di voi si ricordano bene di me, sono cresciuta con voi, ho cantato per voi. Vi voglio dire che sto vivendo un sogno quasi inaspettato, quello che molti già mi auguravano. Grazie quando mi applaudivate, mi facevate i complimenti anche solo dopo aver cantato la prima strofa, mi davate la conferma che fosse giusto continuare, anche se io non ho mai pensato di mollare. Grazie al professore Giuseppe Gravina, che ha portato avanti il Vittorini Music Team infondendo nei nostri cuori sapienza e passione, impegnandosi con tutti, anche con i più piccoli e chiacchieroni, lasciandoci esprimere e crescere; grazie alla scuola E. Vittorini ed alla preside Pucci Prestipino che ancora mi supportano, grazie a Giovanni Tropea senior, che ancora mi aiuta. Non vi racconterò che sia stato facile, anzi… non voglio neppure dirvi di aver ricevuto sempre i giusti riconoscimenti, né di non aver fatto rinunce o versato “qualche” lacrima; ma ne sono felice, oggi più che mai sono consapevole di quanto ami il canto.”
Samantha è una sognatrice, una persana tenace, energica, per i suoi professori una ragazza, matura, responsabile e riservata così ancora scrive: “Mentre portate avanti lo studio, la vita sociale… cercate i vostri talenti, le vostre passioni, studiate, impegnatevi per le vostre aspirazioni. Io non so dove arriverò; in pochi giorni, sono stata “spinta” dalla vita nel mio sogno e parteciperò a Sanremo Jukebox. Dove mi porterà questa avventura, lo scopriremo insieme. Ho però imparato che la vita a volte ti mette alla prova e se ci si impegna, ci si crede, allora si, dopo aver faticato, la vita ti ricompenserà. Inseguite sempre i vostri sogni!”
Un’altra ragazza con un’altra storia, per certi versi simile a quella di Samantha …stesso percorso, solare e brillante nasce sportiva per poi avvicinarsi e appassionarsi alla musica in maniera sempre più crescente; Amalia, Maria, Costanza Caruso, detta Milly, che grazie al prof. Gravina ha partecipa al Vittorini Music Team e, come per Samantha l’incontro con il musicista è stato determinante per la sua ascesa artistica; anche lei è giunta alle selezioni per Sanremo Jukebox.
L’I.C. “E. Vittorini” è orgoglioso per l’ascesa di queste due ragazzine che, grazie alle scelte effettuate dalle loro famiglie, hanno avuto l’opportunità di frequentare una scuola eccellente, aperta al territorio. e ricca di risorse umane.
Ritorniamo alla fiaba…entrambe le ragazze (così come nella vita reale) si incontrarono, ciascuna ignara del proprio destino, ma serbando nei loro cuori una forte passione e come tutte le fiabe che si rispettino alla fine di un libro che ancora dev’essere scritto, non potrà che…
Rossella Martelli
I.C. “E. Vittorini”