NASCE ALL’ITT MAJORANA IL CENTRO D’ASCOLTO “ARC EN CIEL”
DSGA CETTINA RIZZO LA GIOIA DI INAUGURARE IL NUOVO SPAZIO SCOLASTICO
Centro di Ascolto: “Arc En Ciel”. Quale miglior nome poteva essere dato ad un luogo dove si cerca di ridare un po’ dei colori dell’arcobaleno a chi sta attraversando un periodo a tinte fosche? “Arc En Ciel” è appunto il nome del Centro di Ascolto dell’ITT Majorana inaugurato mercoledì 14 novembre alla presenza del preside Stello Vadalà e come madrina d’eccezione il DSGA del Majorana Cettina Rizzo che ha tagliato il nastro, dando l’avvio ad un nuovo capitolo della scuola. Determinate per la concretizzazione logistica dello sportello dedicato ai ragazzi, i proff Margherita Sidoti, Emilio Arlotta e Pina Tortorici. Essenziale è stato anche l’apporto del personale non docente che si è prodigato per realizzare materialmente il centro e farne di esso un luogo accogliete. Un grande lavoro di squadra, insomma, in pieno stile Majorana. Aperta la porta di accesso appare agli occhi una stanza caldamente arredata con due comode poltroncine, un tavolinetto corredato da un’altra poltroncina. Su una parete spicca uno splendido arcobaleno simbolo della speranza, disegnato dalle mani sapienti di Silvana Buttò. “L’Arc En Ciel” è grande, com’è grande la speranza di coloro che si rivolgono a questo servizio offerto dalla scuola a tutto il suo personale: dagli alunni ai genitori, compresi i docenti e personale ATA.
Quante volte vorremmo essere ascoltati, poterci raccontare, aprirsi a qualcuno che ci dia la sua attenzione, qualcuno con cui consentirci di di-spiegarci senza dover temere di correre il penoso rischio di essere fraintesi e ancor peggio giudicati.
L’esperienza che si ha quando ci si rivolge a un ascoltatore esperto non è quella di avere un momento e uno spazio dove potersi sfogare come si potrebbe fare con un amico o un parente. L’ascoltatore o possiamo chiamarlo counselor è colui che mette ordine dove c’è confusione, che dà luce dove c’è buio, che dà speranza dove c’è disperazione.
Dietro l’esperienza di essere ascoltati, senza incorrere negli inevitabili giudizi, giusto sbagliato che inevitabilmente, direi umanamente partono nella mente di ogni ascoltatore, si cela la possibilità di ritrovare sé stessi. Essere ascoltati senza timore di essere giudicati apre al ricco mondo interiore. Un mondo spesso sconosciuto ma che non aspetta altro se non quello di essere svelato attraverso la sapiente opera “educatrice” del tirar fuori il meglio di noi stessi. Talenti, attitudini, sogni che non aspettano altro che potersi liberamente manifestare. Bisogni, desideri, che spesso restano chiusi in un cassetto talvolta per tutta la vita.
Il centro d’ascolto si pone dalla parte della soluzione e non del problema. Osservare e ascoltare con la giusta distanza che consente di riattivare nella persona ascoltata un processo di comprensione e autorisoluzione.
Da quest’anno scolastico ci sarà l’importante apporto della dott.ssa Laura Cambria una pedagogista che oltre ai colloqui di supporto pedagogico rivolto ai ragazzi e genitori sosterrà anche i docenti specialmente delle classi con alunni con “Disturbi Specifici di Apprendimento” (DSA) e con “Bisogni Educativi Speciali (BES).
Sono stati tantissimi gli studenti, genitori e anche colleghi che si sono rivolti al centro di ascolto in questi 28 anni in cui è esistito itinerante nella scuola. Adesso, finalmente, ha trovato casa.
Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì secondo il seguente orario:
Lunedì 9/10; Martedì 9/12; Giovedì 11/12; Venerdì 9/13
Si accede tramite prenotazione, fissando un appuntamento contattando personalmente il prof. Sergio Minniti o la dott.ssa Laura Cambria oppure tramite mail all’indirizzo centroascolto@itimajorana.gov.it.
Sergio Minniti