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Walt Disney, l’uomo che inventò i cartoni animati

Il magico mondo dei cartoni animati e dei fumetti ha sicuramente un padre famoso: Walt Disney. Ma qual è la sua storia? Walter Elias Disney Jr. nasce a Chicago il 5 dicembre 1901, come quarto di cinque figli, da Elias Disney e Flora Call, di discendenza irlandese e canadese il primo e tedesca la seconda. Nel 1906 la sua famiglia si trasferisce a Marceline (Missouri), vicino allo zio Robert Disney, dove acquistano una fattoria di duecento ettari. Lì Walt, come era chiamato, inizia a frequentare la scuola elementare solo a otto anni per andarci con la sorella minore Ruth Flora; poi, nel 1909, avendo venduto la fattoria, con la famiglia si trasferisce a Kansas City dove, col fratello Roy, lavora nel tempo libero distribuendo giornali per contribuire alle spese. Segue i corsi di scuola secondaria di Benton dal 1911 e si diploma l’8 giugno 1917, iscrivendosi contemporaneamente a uno dei corsi dell’Art Institute of Chicago. Tornato finalmente a Chicago, si iscrive lì al liceo McKinley, dove si occupa del giornalino scolastico “The Voices”. Fa così pratica sia di grafica che di tecniche di comunicazione, coltivando la sua vena creativa e iniziando a dare forma ai molteplici personaggi del suo “universo” diventati poi famosissimi. Dopo aver lavorato per varie aziende pubblicitarie e aver realizzato cortometraggi, nel 1927, proprio quando la “Warner Bros” produsse il primo film con sonoro, Walt Disney presenta “Steamboat Willie”, che è il primo cortometraggio a cartoni animati con il sonoro sincronizzato targato Disney.

Esso ottiene un grandissimo successo e fa “nascere” i personaggi di Topolino e Minni. Negli anni Trenta esordiranno poi come personaggi Paperino e Pluto, mentre iniziarono a venire pubblicati anche i fumetti di Topolino e vedranno la luce il lungometraggio “Biancaneve e i sette nani” e altri, come “Bambi”, “Pinocchio” e “Fantasia”. Durante la seconda guerra mondiale gli studi della Disney vengono requisiti e il governo chiede la produzione solo film di propaganda, che non fanno guadagnare molto e mettono in crisi l’azienda. Solo alla fine del conflitto l’attività cinematografica riprende con profitto e, accanto a cartoon vedranno la luce anche film misti, con cartoni e umani, e lungometraggi avventurosi come “20000 leghe sotto i mari” e molti altri. Sono gli anni d’oro e nel 1964, dopo un lungo corteggiamento all’autrice, vede la luce “Mary Poppins”. Nel 1955, invece, era nato Disneyland, il parco giochi vicino Los Angeles, diventato rapidamente un successo grazie anche alle attrazioni ispirate a film di successo della casa di produzione e il primo di molti altri.

La fama non si arresta più per il geniale Walt che però, dopo numerosissimi altri film e il suo inserimento nella “Walk of Fame” di Hollywood, già minato da un male incurabile, muore per un collasso cardiocircolatorio a Burbanck, in California, il 15 dicembre 1966. Scompare così, poco più che sessantenne, uno dei personaggi più creativi e fantasiosi del ‘900, non prima di avere dato vita a innumerevoli personaggi, cartoon e non, ancora intramontabile e avere creato una casa di produzione tra le più importanti del secolo.

Stefano Pio Lazzara

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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