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L’Immortalità attraverso i Sepolcri

Il 2 Novembre, commemorazione dei defunti, è il giorno in cui vengono ricordate tutte le persone a noi care che sono venute a mancare, ma che rimangono sempre impresse nei nostri cuori e nei nostri pensieri anche grazie alle tombe. Ed è proprio sui Sepolcri e sulla loro importanza che nei secoli addietro i due amici e poeti, Ugo Foscolo e Ippolito Pindemonte, si trovavano a discutere.

Pindemonte

Entrambi danno molto valore alla sepoltura, ma con idee differenti. Secondo gli illuministi tutto è fatto di materia, anche l’uomo è formato da essa e come essa, nasce, cresce e muore finendo nel nulla eterno. Questo ciclo vitale allarma il Foscolo e lo fa riflettere sulla vita e sul suo significato che lo porta a pensare che sia inutile vivere se poi la morte, non lascia traccia della nostra esistenza e si finisca nell’oblio, non ricordati più da nessuno. Proprio per sfuggire ad una logica materialistica, il Poeta crea “la religione delle illusioni”, in cui le tombe hanno un ruolo fondamentale, ossia ricordare le persone care che non ci sono più, come ad esempio, il fratello del Foscolo, Giovanni che si suicida per un debito di gioco e a cui dedica una poesia con la quale lo ricorda.

Pindemonte, invece, essendo religioso, crede in una vita dopo la morte e anch’egli dà molta importanza alle tombe.

Nel carme (una poesia molto lunga in cui si trattano argomenti come la politica e la filosofia) Dei Sepolcri il poeta Ugo Foscolo parla con il suo amico Ippolito Pindemonte ed entrambi riflettono sul significato delle lapidi. Nei primi versi Foscolo non dà valore alle tombe dicendo che contengono materia inserita in un ciclo vitale di nascita, crescita e morte. Nel tempo anch’esse sono destinate a essere “consumate” dalla “dimenticanza”. che tutto avvolge: “l’uomo, le tombe e le reliquie del tempo”. Più il Foscolo ragiona, medita, riflette su questa tematica e più si avvicina alla filosofia del Pindemonte, nel senso che, anche lui si convince del fatto che le tombe siano molto importanti per ricordare le persone a noi care.

Io sono d’accordo con entrambi i poeti riguardo al significato delle tombe, ma condivido maggiormente il punto di vista del Pindemonte, che essendo religioso come me, crede nella vita dopo la morte, a differenza di Foscolo che è ateo.

Secondo me le tombe sono fondamentali per ricordare i nostri cari a cui abbiamo sempre voluto bene, e il 2 Novembre appunto è la giornata in cui si ricordano tutti i defunti, andando al cimitero, portando loro dei fiori, facendo una preghiera ai piedi delle loro tombe e, compiendo tutte queste azioni, doniamo loro l’immortalità.

 

Marco Costantino

I.C. “E. Vittorini” n15

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