Roccavaldina programma il futuro
Testimonianze di programmazione unplugged
Si è da poco conclusa la settimana del codice in tutta l’Europa. Il Coding consente di imparare le basi della programmazione informatica, insegna a impartire comandi al computer in modo semplice e intuitivo.
Aiuta i più piccoli a stimolare le loro curiosità educandoli al pensiero computazionale, che è la capacità di risolvere problemi applicando la logica, ragionando passo passo sulla strategia migliore per arrivare alla soluzione. Negli ultimi anni c’è stata una grande diffusione del Coding nelle scuole diventando parte della didattica. Anche il nostro plesso di Roccavaldina ha aderito alla settimana “EUROPE CODE WEEK”. Durante questo periodo, le nostre prof ci hanno proposto dei giochi dal sito Code.org, utilizzando il percorso a blocchi per superare i livelli e ottenere così il certificato di completamento. Queste attività ci hanno dato stimoli nuovi, ci hanno consentito di vedere lo studio e i processi logici sotto forma di gioco. Con il divertimento abbiamo imparato a programmare il computer con comandi semplici e intuitivi usando la logica.
Il 16 Ottobre abbiamo svolto delle attività unplugged a classe aperte con le nostre professoresse di Lettere e Matematica. Le attività, svolte in palestra, consistevano nel saper programmare un robot attraverso i tasti “avanti”, “indietro”, “gira a destra” e “gira a sinistra”. Divisi in squadre, abbiamo dapprima giocato allenandoci su un tappeto con percorso numerico, per poi passare alla linea dei numeri relativi e alla linea del tempo, eseguendo calcoli matematici e date storiche richieste dalle insegnanti. Infine, su una griglia di lettere progettata dall’insegnante di italiano, abbiamo programmato il robot per trovare le parole nascoste come in un crucipuzzle. Queste attività ci hanno divertiti e incuriositi molto perché abbiamo scoperto un nuovo modo per fare scuola. Durante il gioco abbiamo spesso commesso degli errori, altre volte abbiamo raggiunto con successo il risultato richiesto. Forse non diventeremo programmatori, ma abbiamo capito che le app che utilizziamo sono il frutto di istruzioni precise impartite ad una macchina calcolatrice e, con un po’ di esperienza, anche noi potremo realizzarne. Abbiamo anche capito che le capacità di problem solving unite a quelle esercitate ci hanno allenato e ci saranno utilissime per affrontare meglio il nostro futuro.
Miriam Visalli I E, Alessandro D’angelo III E
I.C. “S. D’Arrigo” Venetico – sede di Roccavaldina