Una passeggiata culturale per i vicoli di Pozzo di Gotto
Sabato 27 ottobre 2018 il “Network delle associazioni culturali” di Barcellona Pozzo di Gotto e l’editore Giambra hanno organizzato una passeggiata culturale in via Teatro Vecchio e in via Pozzo dei Goti, nell’antica Pozzo di Gotto.
Per l’occasione è stata inaugurata una seconda mattonella, dopo quella collocata qualche settimana fa nel quartiere San Giovanni di Barcellona, intitolata con il vecchio nome della Via Teatro Vecchio “A strata di Quaranta”. Non si sa il perché del nome di questa via e una signora del luogo sostiene che, nel testamento di un suo vecchio antenato, si parla dell’esistenza di un teatro. Non si sa neanche il perché del nome “quaranta”. Si pensa a tante ipotesi, tra cui quella che ci fossero tante osterie e quaranta è solo un numero ipotizzato.
Un’altra teoria è quella che nelle osterie si giocasse a carte e il numero delle carte da gioco è proprio “quaranta”. I visitatori della passeggiata culturale tra i vicoli erano guidati dagli esperti dell’”Associazione Genius Loci”, che hanno fatto visitare anche un vecchio “palmento”, un luogo cioè dove si schiacciava l’uva per fare il vino. A “Pizzo Castello”, quartiere di Pozzo di Gotto, c’erano infatti decine di palmenti.
Dopo ci si è recati in “via Pozzo dei Goti”, dove all’ingresso c’è un vecchio arco. La via ha questo nome perché un messinese, Nicolò Goto, nel 1463 vi costruì un pozzo perché aveva dei terreni agricoli da irrigare. All’inizio della strada c’è anche una lapide che ricorda proprio il pozzo che venne costruito e attorno al quale, col crescere della popolazione, si formò il Comune di Pozzo di Gotto, che poi nel 1836 si unì a Barcellona e divenne così Barcellona Pozzo di Gotto.
I vicoli dei quartieri per l’occasione dell’evento erano addobbati con botti di vino e ceste col pane e la serata è stata allietata da musicisti di strada; in via “Pozzo dei Goti” sfornavano anche pane caldo con l’olio. Dopo quella realizzata tra i vecchi vicoli del quartiere di San Giovanni, quindi, anche questa è stata una bella iniziativa, che si dovrebbe rifare più spesso, anche coinvolgendo di più i giovani.
Chiara Raimondo
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.