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Un tema… piccante

Uno dei generi più famosi di piante è sicuramente il “Capsicum”, che comprende i piccantissimi peperoncini e i peperoni. Questi vengono classificati in una classifica che li ordina in base alla piccantezza, ovvero alla quantità di capsaicinoi, dei quali la più comune è la capsaicina: la scala di Scoville.

Nella parte bassa della classifica, da 0 a 100 unità Scoville, troviamo il peperone e la paprica dolci. Un gradino più in alto, da 100 a 1000 unità Scoville, troviamo sempre il peperone e la paprica semplici. Più avanti, da 5.000 a 15.000 unità Scoville, troviamo l’Jalapeno e il Serrano; subito dopo troviamo, da 15.000 a 30.000 unità, l’unico peperoncino italiano: il Calabrese. Rimanenti, fino a 100.000 di unità Scoville, troviamo il Cayenne, lo Scotch Bonnet e il Thai Pepper.

È arrivato il momento dei “titani”, da 100.000 a 1 milione di unità Scoville: il famosissimo Habanero, del quale dopo troviamo una sua sottospecie che però lo supera in piccantezza, l’Habanero Red Savina, e continuando il Bhut Jolokia, noto anche come Ghost Pepper, il Naga Morich e il Seven Pod. Fino a 2 milioni di unità Scoville troviamo il Trinidad Moruga Scorpion, il Trinidad Scorpion Butch e il Naga Viper, che hanno un numero tanto elevato di unità Scoville da raggiungere anche lo spray al peperoncino di uso comune. Sopra i 2 milioni di Scoville troviamo tre fulcri di fiamme, che sembrano mandati direttamente dall’Inferno di Dante Alighieri: al terzo posto il peperoncino più piccante secondo il Guinness World Record, il Carolina Reaper, che va dai 2 milioni ai 2,2 milioni di unità Scoville; al secondo posto il piccolo ma diabolico Dragon’s Breath, che a differenza del pericolosissimo dolce, è composto da cereali immersi nel nitrogeno liquido che li congela all’istante e che si muove sui 2 milioni e mezzo di Scoville. Al primo posto, infine, il Pepper X, che dal colore verde potrebbe sembrare poco piccante, ma non lo è perchè raggiunge i 3.180.000 di unità Scoville. Purtroppo, pur essendo in cima alla piccantissima classifica, esso è il risultato di un intreccio fra peperoncini realizzato artificialmente e quindi il suo primato è piuttosto falsato. Al di là delle diverse gradazioni e del livello di piccantezza, questi particolari vegetali trovano notevole impiego sia in cucina che in erboristeria, con un particolare accorgimento però: maneggiare con estrema cautela per non rischiare danni alla salute.

 

Stefano Pio Lazzara

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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