LIBERA IL TUO SOGNO
GIORNATA EUROPEA CONTRO LA TRATTA – 18 ottobre 2018 “LA SCUOLA NON TRATTA”
Il 18 Ottobre è stata celebrata la 12^ Giornata Europea contro la Tratta di esseri umani, instituita nel 2007 dalla Commissione Europea. Ma cosa si intende per tratta di esseri umani? Viene definita un’attività criminale, che comprende la cattura e il sequestro di una persona, usando mezzi illeciti ai fini del suo sfruttamento. Si può ricollegare al termine più generale di schiavitù, poiché non esistono delle vere differenze tra i due soprusi.
La schiavitù ha radici antichissime, si può dire che nacque quando l’uomo ha stabilito una qualche forma di società primitiva. Le popolazioni, infatti, rendevano schiavi gli sconfitti in guerra oppure persone di etnie diverse. La tratta degli esseri umani odierna, invece, non fa alcuna distinzione di razza, sesso o di religione, né fra adulti e né fra bambini, che subiscono sulla propria pelle la crudeltà degli uomini.
Secondo le ultime statistiche quasi 10 milioni di bambini e adolescenti sono stati vittime della tratta, così come l’80% delle donne nigeriane arrivate in Italia nel 2016, il Paese in cui la tratta degli esseri umani viene punita ai sensi dell’articolo 601 del codice penale.
#Libera il tuo sogno è l’hashtag/ slogan lanciato dai Progetti Anti-tratta per la sensibilizzazione contro questo fenomeno. Migliaia sono state le iniziative organizzate dalle varie associazioni in tante città italiane e in molte scuole, compreso il nostro Liceo, dove abbiamo discusso insieme e cercato di sensibilizzare quanti non si soffermano a riflettere. È di primaria necessità, infatti, che gli studenti siano in prima fila a difendere i diritti umani, perché noi ragazzi saremo i cittadini di domani ed è importante che ciascuno di noi maturi consapevolezza e sviluppi una mentalità aperta, imparando a distinguere il giusto dallo sbagliato.
Se tutti, in passato, fossero stati spinti a ritenere la tratta degli esseri umani un sopruso intollerabile, forse, la situazione nel nostro tempo non sarebbe così drammatica. Ma se il passato non si può cambiare, non dobbiamo rinunciare a lavorare sul presente, per rendere il futuro migliore.
Viviana Cacciola I B Liceo Classico “Enrico Trimarchi” Santa Teresa di Riva