LA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI
Un dramma che elude spazio e tempo.
La Storia si ripete. Errori, strategie politiche e militari, correnti di pensiero, rivoluzioni. Tucidide ebbe piena ragione nello scrivere questa massima che oggi è sulla bocca di tutti, ma in alcuni casi, la citazione non assume validità, poiché certe situazioni sono costantemente parte della realtà dell’uomo di tutte le epoche. Spesso si tenta di nasconderle o di ignorarle, specie se si tratta di verità negative che possono far esclamare “No, questo accadeva cent’anni fa!”, quando subito dopo ci si rende conto che è pura verità e che il mondo, in certi versi, è rimasto immutato. Ahimè, sono necessarie giornate, eventi nazionali o internazionali per farci rendere conto di ciò che abbiamo intorno e che crediamo sia ormai acqua passata.
Quanti di noi, dopo aver letto la pagina del libro di Geostoria riguardante la tratta atlantica degli schiavi africani tra XVI e il XIX secolo, credono che quello sia stato soltanto un momento negativo della storia? Usiamo esattamente la parola “momento”, ma in realtà questo dramma non è mai stato superato, solo nascosto, sminuito ma mai cessato.
119.247. È il numero di migranti sbarcato in Italia nel 2017, secondo quanto stimato dai dati Unhcr. Cifre impressionanti, soprattutto se si pensa a quante migliaia di persone in fuga siano vittime di veri e propri scambi commerciali. Fa male soltanto il pensiero di questa espressione, che purtroppo rappresenta la cruda verità. Oggi chi scappa da guerra, sfruttamento, paura, subisce, infatti, un omicidio nei confronti della propria umanità, diventa merce di scambio, motivo di profitti per scellerati traghettatori, senza alcuno scrupolo.
“Gli sbarchi sono l’emergenza di questo millennio ed io non ho fatto altro che guadagnarci. È un lavoro rischioso, certo, ma la voce si sta spargendo e siamo sempre di più ad affittare mezzi e a traghettare queste povere anime verso la via di fuga dalla fame e dalla disperazione”. Sono le parole di un “traghettatore di anime”, disposto a trarre benefici dal trasporto di uomini, i cui diritti elementari sono totalmente negati e vilipesi. C’è chi definisce tutto questo come la nuova frontiera dell’economia mondiale, peccato che tutto ciò non sia gestito da multinazionali o aziende di grosso calibro ma da gente che non ha la minima consapevolezza del significato del termine “umanità”, scambiandola per un sinonimo di “denaro”.
Non pensiamo, dunque, di vivere in un mondo ormai libero dal peso di simili macigni, non bendiamoci gli occhi davanti alla realtà che ci circonda, tentando di disegnare un mondo perfetto. Certi scandali, come la tratta degli esseri umani, furono e continuano ad essere parte del mondo che ci circonda, sacrificando vite e arricchendone, illegalmente e ingiustamente, altre.
Gianmarco Cotroneo, I B, Liceo Classico “E. Trimarchi”