Anno scolastico nuovo, nuovi Campioni!
Oggi parliamo di APNEA, uno sport poco praticato e pubblicizzato ma tanto affascinante e lo facciamo attraverso l’entusiasmante esperienza della nostra alunna Nicole Cassisi.
“Vorrei iniziare facendo una premessa, non si tratta di qualcosa che è nato adesso. C’è una storia d’amore tra me e il mare già da tempo; c’è complicità con l’acqua sin da quando ero una bambina. Vi racconterò come è nato il mio amore per questo sport: l’apnea.
Mia sorella aveva deciso di andare in piscina e mi chiese di andare a fare nuoto con lei, accettai senza sapere cosa mi sarebbe successo. Andammo in piscina insieme e col tempo diventai sempre più veloce e brava. Spesso i nuotatori davanti a me nuotavano con un passo meno spedito del mio e io per superarli …passavo accanto? Nient’affatto! Passavo sott’acqua! Così un giorno il bagnino della piscina, notando la mia resistenza sott’acqua mi chiese se volessi provare a fare apnea ed io accettai.
Nella piscina Comunale di Milazzo, si allenava una squadra, il DUGONGO TEAM, e con loro feci Apnea per la prima volta, apnea statica, ovvero da fermi in posizione prona in acqua; la mia prima volta raggiunsi i 02.46 sec.. Stare in apnea per più di due minuti per me fu incredibile e dannatamente facile. Senza dilungarmi troppo, non ho più smesso, entrai a far parte della squadra, cosa di cui vado molto fiera, squadra che ora è la mia seconda famiglia.
Di lì a poco feci parecchie gare ed ebbi la possibilità di andare a Padova, a Montegrotto Terme, dove nella Y-40, la piscina più profonda del mondo, ho fatto un’esperienza fantastica e un grande training.
Il 17 Marzo di quest’anno ho fatto il mio record, 03.35sec. in apnea. Incredibile, tre minuti e più in apnea e, soprattutto, giorno in cui con i miei primi 75 mt a rana, sono entrata nella categoria Elitè, la serie A dell’apnea italiana!! Grande e inaspettato risultato, appena uscita dall’acqua abbracciai Mariapia, la mia seconda mamma, anche lei bravissima in Apnea, un’ottima atleta e insieme abbracciammo il mio allenatore, Salvatore Bavusotto, campione Italiano, il migliore che potessi avere.
L’apnea non è solo trattenere il fiato, è disciplina mentale; per superare certi limiti devi imparare a conoscerti, imparare a rimanere assolutamente concentrato su ciò che stai facendo; è tanta fatica, ma è bello quando mesi di duro allenamento si trasformano in medaglie, soprattutto se sono primi posti. Non è facile spiegare a parole come superare limiti paure e difficoltà, perché ognuno ha i propri, non siamo tutti uguali. Ci vogliono allenamento e volontà. Io dico sempre che quando non può più la testa possono le gambe, e quando le gambe non possono più, può il cuore, e poi… a quel punto è meglio uscire dall’acqua perché le sincopi non sono il nostro obiettivo!
Conoscere sé stessi, facile a dirsi ma non a farsi, per me tutto ciò è solo aver consolidato come atleta ciò che ho sempre fatto. Certi legami restano nel tempo, provate l’apnea, dà emozioni e forza di carattere a non finire, non abbiate paura dell’acqua non fa male a nessuno, non abbiate paura di voi stessi, non c’è cosa più bella che trovare il proprio posto, io l’ho trovato e si chiama DUGONGO TEAM!
Cerco sempre di dare il massimo ad ogni allenamento e di non mollare mai, amo quel che faccio ed amo le persone con cui lo faccio, ci sosteniamo a vicenda. Con l’apnea gareggi contro te stesso, perché poi là sotto sei solo tu con i tuoi limiti e sei tu e l’acqua, nient’altro.
In squadra, la vittoria di uno è la vittoria di tutti, un metro in più, un decimo di secondo in più di uno, è un traguardo per tutti, lì vinciamo contro noi stessi.
CONSAPEVOLEZZA!!!!Di ciò che fai e di ciò che sei, io ho tanto da imparare ma so cosa voglio e non smetterò mai di lottare qualunque cosa accada; l’apnea è la mia vita, è severa disciplina ispiratrice e mi fa sentire me stessa.
Al mondo ci sono migliaia di ottimi atleti, tutti atleti di cui andare fieri e da prendere come esempio ed io voglio essere uno di loro. Non basterebbero altre mille pagine per parlare dell’apnea, è così affascinante e complessa nella sua semplicità: è stato amore da subito.
Concludo esortandovi a lottare sempre per ciò che amate e a non mollare mai, perché un atleta non lo fa mai. Cadi? Sbagli? Alzati e correggi ciò che non va.
Seguite i vostri sogni e ritroverete voi stessi, ovunque voi siate. Trovatevi!”
Nicole Cassisi IV A TL